IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 131

Jehovà Satanàs. Ma quei risultati erano stati previsti da Petreño e Diego di Osma, che avevano impartito a Domenico istruzioni precise sulla Strategia da seguire. Il punto di vista dei Signori di Tharsis era il seguente: osservando dalla Spagna l'attitudine apertamente combattiva assunta dal Popolo di Oc verso i Sacerdoti di Jehovà Satanàs e considerando l'esperienza che la Casa di Tharsis aveva a proposito di situazioni simili, la conclusione è evidente indicava che la conseguenza sarebbe stata la distruzione, la rovina e lo sterminio. Secondo l'opinione degli Signori di Tharsis, il suicidio collettivo non era necessario e, al contrario, solo avrebbe beneficiato il Nemico; però hanno un'azione ma, era anche chiaro, che i Catari non si rendevano completamente conto della situazione, forse per il fatto di non conoscere la diabolica malvagità dei Golen, che costituivano il Governo Segreto del Chiesa di Roma e a causa del fatto di percepire solamente l'aspetto superficiale e più scandaloso dell’organizzazione cattolica. In più, sebbene i Catari non supponevano che i Golen, dal disprezzare Collegio di Costruttori di Templi del Cister, avevano decretato l'ordine di sterminio degli Uomini Puri e la distruzione della civiltà di Oc e che avrebbero compiuto questa sentenza fino ai suoi ultimi dettagli, non era meno certo che tale possibilità non li preoccupava in assoluto: come toccati da una pazzia mistica, gli Uomini Puri avevano i loro occhi fissati nell’Origine, nel Gral ed erano indifferenti al divenire del mondo. E già abbiamo visto quanto fu effettiva quella tenacità, che permise la manifestazione del Gral e dell’Imperatore Universale che causò il Fracasso dei Piani della Fraternità Bianca. Di fronte all'intransigenza dei Catari, Domenico e Diego ricorrono a un procedimento estremo, che non poteva essere disapprovato dalla Chiesa: avvertono, a coloro che desiderano ascoltarli, sulla sicura distruzione a cui li condurrà a sostenere dichiaratamente l'eresia. Ma non sono ascoltati. Ai credenti, che costituiscono la maggior parte della popolazione occitana e che, come ogni massa religiosa, non domina le sottigliezze filosofiche, diventa impossibile credere che possa trionfare il Male sopra il Bene, vale a dire, che la Chiesa di Roma possa distruggere effettivamente la Chiesa Catara. E ai Catari, che sapevano che il Male può trionfare sull'Bene sulla Terra, la corsa non importa poiché in ogni caso si tratta di variazioni dell'illusione: per gli Uomini Puri, l'unica realtà è lo Spirito; e questa Verità significa il definitivo e assoluto trionfo del Bene sulla Male, cioè, la Permanenza Eterna della Realtà dello Spirito e la Dissoluzione Finale dell'illusione del Mondo Materiale. Corre l'anno 1208 e, mentre il popolo si trova fermo su questa posizione, il Papa Innocenzo III annuncia la Crociata in rappresaglia alla morte di un suo mandato Pietro di Castelnaux. È tardi ormai perché la predicazione di San Domenico abbia alcun effetto. Tuttavia, l'obiettivo principale della missione, che era imporre la figura Santa di Domenico e far conoscere le sue capacità come organizzatore e fondatore di comunità religiose, si stava raggiungendo. In quell'anno, mentre succedeva la strage di Bezier e di altre atrocità Golen, San Domenico realizzava la sua prima fondazione a Fanjeaux, vicino a Carcassone. Aveva compreso con anticipo che le dame occitani presentavano una speciale predisposizione per l'A-mort spirituale e per questo