IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 12

delle medaglie, con alcuni gioielli destinati a rituali di distinti gradi della detta organizzazione. Quella volta non pensavo di compiere detta promessa, che feci in un disperato tentativo per convincere la polizia del carattere rituale dell'assassinio, e vedendo che questi evadevano il problema e cercavano una soluzione razionale che, a mio giudizio, non esisteva. Adesso pensavo di avvalermi della promessa come scusa, per ottenere informazioni. Cercai i tre enormi volumi del Dizionario della Franc-Massoneria nella biblioteca dell'Università e mi diressi al Comando di Polizia. A Salta questa occupa un antico edificio coloniale vicino al Cabildo, di fronte alla piazza principale, fiorita e provinciale. Parcheggiai l'auto vicino a un parchimetro a vari isolati dalla mia destinazione e camminai per la Calle Belgrano in direzione del centro. All'arrivare alla chiesa del Sagrado Corazón, con il suo edificio vecchio di 300 anni, pensavo alla gioventù dell'America Bianca di fronte alla millenaria Europa; nonostante qui non si sia costruito niente più antico di 400 anni, ci intimoriscono le cose secolari, che sentiamo antiche e remote. Mi mancava solo di attraversare l'isolato dell'arco con le sue vecchie arcate centenarie, sotto le quali si può prendere un caffè e leggere un giornale o semplice mente contemplare le alte montagne lontane che circondano la valle di Lerma. Attraversai i vari corridoi dall'aspetto ombroso, fino a incontrare una porta coronata da una lastra la cui citazione appena permetteva leggere "Ufficio Generale di Investigazione", più in basso un altro cartello, di plastica, annunciava "Sub Commissario Maidana" "Bussare prima di entrare". Le cose andarono meglio di quello che mi fossi aspettato. Mentre l'ufficiale Maidana, con selvaggia allegria, esaminava i dizionari, nelle mie mani scivolavano febbrilmente i pochi fogli del caso designato: "Belicena Villca, omicidio intenzionale". Così, accompagnato dagli insulti che il poliziotto nazionalista lanciava quando qualcosa di quello che leggeva causava la sua furia, potei verificare quello che desideravo. Erano state praticate varie analisi alla corda omicida, che era rimasta distrutta in parte durante le prove. Una delle medaglie era stata "fusa" e il materiale sottomesso ad analisi di spettroscopia molecolare, citando le pagine della "relazione finale" e rimettendosi al "rapporto principale aggiunto, per qualsiasi discussione sulla interpretazione dello stesso." La conclusione era che, in relazione ai minerali e ai metalli che si trovarono nella lega dell’oro, questo avrebbe avuto come sicura origine un paese dell'Europa: la Spagna. Con più precisione si menzionava la zona del Rio Tinto, nella provincia di Huelva. - Cavaliere Kadosch!: Che cavolo vuol dire questo dottore?- Interruppe bruscamente la mia lettura l'ufficiale Maidana, che leggeva "Rituale del grado 30". - È una parola ebrea che significa " molto santo". Il titolo sarebbe "cavaliere molto Santo" - dissi. L'ufficiale aveva gli occhi iniettati di sangue.