IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 115

eretici più diabolici della loro Epoca. Naturalmente anche se allora si fosse accettato che i Cartari praticavano un'altra religione, come i sassoni, esso non avrebbe rappresentato nessuna differenza nel risultato: niente li avrebbe potuti salvare dalla sentenza di sterminio dei Golen. Eretici erano, senza dubbio, gli arriani; però non i Catari: essi erano si, nemici della Chiesa, alla quale denominavano "La Sinagoga di Satanàs ". Per comprendere il problema bisogna considerare che quello che i Catari conoscevano in realtà era la Saggezza Iperborea, che insegnavano valendosi di simboli presi dallo zoroastrismo, dal zervanismo, dal gnosticismo, dal giudeocristianesimo, etc. Di conseguenza, predicavano che il Bene era di natura assolutamente spirituale e si trovava totalmente al di fuori di questo Mondo; lo Spirito era Eterno e Increato e procedeva dall’Origine del Bene, il Male, al contrario, natura apparteneva a tutto ciò che era materiale e creato; il Mondo della Materia, dove abita l'animale uomo, era intrinsecamente maligno; il Mondo era stato Creato da Jehovà Satanàs, un Demiurgo demoniaco; rifiutavano, pertanto, la Bibbia, che era la "Parola di Satanàs", e ripudiavano essenzialmente la Genesi, nella quale si parlava dell'atto di Creazione del Mondo da parte del Demonio; la Chiesa di Roma, che accettava la Bibbia era, perciò, “La Sinagoga di Satanàs", la dimora del Demonio; l'animale uomo creato da Satanàs, aveva due nature: il corpo materiale e l'Anima; a essi era stato unito lo Spirito Increato, che rimaneva da quel momento prigioniero della Materia; lo Spirito, incapace di liberarsi, risiedeva nell'Anima e l’Anima animava il corpo materiale, il quale si trovava immerso nel Male del Mondo Materiale; lo Spirito si trovava, così, sommerso nell’Inferno, condannato al dolore e dal sentimento che Jehovà Satanàs imponeva all'animale uomo. I Catari, che significa, gli Uomini "Puri", dovevano pretendere il Bene. Questo significava che lo Spirito doveva ritornare alla sua Origine, detestando anteriormente il Male del Mondo Materiale. Assicuravano che lo Spirito Santo era sempre disposto ad aiutare lo Spirito prigioniero nella materia e che rispondeva alla sollecitudine degli Uomini Puri; allora i Catari avevano il potere di trasmettere lo Spirito Santo a coloro che avevano bisogno di aiuto per mezzo dell'imposizione delle mani, atto che denominavano “Consolamentun”. Affermavano, inoltre, l'esistenza di un Kristo Eterno e Increato, che chiamavano “Lucibel”, il quale era disceso volontariamente all’Inferno del Mondo Creato per liberare lo Spirito dell'uomo; rifiutavano la croce perché costituiva simbolo dell'incatenamento spirituale e della sofferenza umana; erano iconoclasta a oltranza e non ammettevano nessuna forma di rappresentazione delle verità spirituali; praticavano la povertà e l'ascetismo ed erano diffidenti nei confronti delle ricchezze e dei beni materiali, specialmente se procedevano da persone che essi dicevano religiose; sostenevano che la virtù più elevata era la comprensione e l'espressione della Verità e che il più grande errore era l'accettazione e la propagazione della menzogna; riducevano l'alimentazione al minimo e raccomandavano non abusare del sesso; proibivano la procreazione di figli perché contribuiva al perpetuare l'incatenamento dello Spirito alla Materia.