IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 108

Champagne, sulle cui terre si era installato il Cister, parente del Re Baldovino di Gerusalemme, riuscì senza difficoltà a occupare il luogo richiesto: la sede tradizionale del Tempio di Salomone. La residenza di vari anni in quel luogo valse loro il nome di Cavalieri del Tempio (Templari) anche se essi preferivano chiamarsi Unici Guardiani del Tempio di Salomone. Finalmente, in seguito a molte ricerche, meditazioni, riflessioni e comprensioni sulla natura del Segreto e contando anche sull'aiuto degli "Angeli" della Fraternità Bianca, i Templari si trovarono in condizione di incontrare l'Arca. E, non appena il Segreto giunse nelle loro mani e mentre si preparavano per scortarlo in Europa, si unirono a loro Bera e Birsa, gli stessi Immortali che assassinarono le Vraya della Casa di Tharsis. Da Chang Shambalà, la Fraternità Bianca inviava Bera e Birsa per accompagnare il trasporto dell'Arca fino all’Abbazia di Claravalle e assicurarsi che questa giungesse senza problemi; inoltre avrebbero tentato di impossessarsi della Spada Saggia e aggiustare i conti pendenti con la Casa di Tharsis. Sospenderò per un momento, il racconto delle conseguenze che questa nuova apparizione degli Immortali avrebbe avuto per i Signori di Tharsis. La cosa più importante adesso è evidenziare che nell'anno 1128, l'Arca si trova installata a Claravalle, in potere dei più alti dignitari della Sinagoga e della Chiesa Golen, nel Cuore del Collegio dei Costruttori di Templi. In questo modo si sviluppò il secondo movimento. Il risultato trionfale di entrambi i movimenti convinse i Golen ad agire immediatamente con il terzo. Si trovavano nella regione di Champagne i sei Cavalieri che avevano trasportato l'Arca, insieme a Bera e Birsa che ancora permanevano a Claravalle dando istruzioni al Collegio dei Costruttori e si convenne nel costituirli come Ordine Cavalleresco. Con quest’obbiettivo segreto, San Bernardo convoca nel 1128 un Concilio a Troyes, nella regione di Champagne, al quale assistono nella sua totalità clerici benedettini e cistercensi: Vescovi, Abati e Priori di tutti i monasteri dell’Ordine, che vengono coscienti dell'importanza dell'evento e desiderano osservare da vicino i terribili Immortali Bera e Birsa, anche loro presenti. Nel Concilio di Troyes si approva la formazione dell'Ordine dei Templari ed è affidata a San Bernardo la redazione della sua Regola. Sarà questa una Regola monastica, drasticamente cistercense ma completata con norme e disposizioni che regolano la vita militare: a capo dell’Ordine sarà un Gran Maestro, che dipenderà solamente dal Papa; la missione dell’Ordine consisterà nel formare un esercito di Cavalieri per combattere in Oriente e in Spagna contro i saraceni; in Occidente, l’Ordine possederà proprietà adatte a praticare la vita monastica e offrire istruzione militare; l’Ordine dei Templari sarà autorizzata a ricevere ogni classe di donazioni, però i Cavalieri dovranno osservare il voto di povertà, ecc. Durante il resto del secolo XIl, l’Ordine cresce in tutti i sensi e si costituisce nel secolo XIII, in un vero potere economico e militare soggetto solo, e fino ad un certo punto, all'autorità della Chiesa. Visto che l'obiettivo occulto delle crociate era ottenere l’Arca dell’Alleanza di Jehovà Satanàs con il Popolo Eletto e che tale obiettivo era già stato raggiunto, è evidente che il mantenimento della Guerra Santa non aveva altro fine che fortificare l’Ordine dei Templari e la Chiesa: le seguenti Crociate, in effetti, permettevano ai Papi dimostrare il loro potere al di sopra di quello dei Re e Nobili, e all'Ordine dei Templari aumentare le loro ricchezze. Così, il papato raggiungeva il suo più alto grado di prestigio e poteva convocare i Re di Francia, Inghilterra o Germania, a una "crociata" per Cristo, Nostro Signore, e, con