IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 107

Dio Creatore Uno. Il Monaco benedettino Roberto ricevette nel 1098 l'ordine di ritirarsi nelle vicinanze di Citeaux: nell'anno 1100, appena conosciuta la notizia della conquista di Gerusalemme, il Papa Pasquale II lo mette a capo dell’Abbazia cistercense e gli affida la riforma della regola cluniacense. Sulla base della Regula Monachorum di San Benedetto, egli e il suo successore Alberico, introducono cambi sostanziali rispetto a Cluny: i monaci ritornano al lavoro manuale, s’insiste con più rigore sull'ascetismo e la solitudine, cioè sul segreto, e si cambiano gli indumenti: di lì in avanti i cistercensi non impiegheranno l'abito nero classico dei cluniacensi e dei benedettini, ma uno bianco, somigliante all'antica tunica dei Golen delle Gallie romane, e a quella dei sacerdoti leviti che custodivano in Israele l'Arca con le Tavole della Legge. Nel 1112 la comunità è pronta per ricevere il gruppo di Iniziati che gli darà la sua definitiva conformazione: sono trentuno, tra loro San Bernardo con cinque della sua famiglia, tutti Golen. Dopo tre anni necessari per studiare i minimi dettagli, San Bernardo si decide a fondare a Claravalle, regione della Champagne, feudo del Conte Ugo, anche lui di famiglia Golen, un monastero adeguato a conservare il Segreto che sarebbe giunto dall’Oriente. Una volta terminato, con il pretesto di effettuare traduzioni di testi ebrei, si convocano i principali Rabbini cabalisti d'Europa per collaborare nel compito di decifrare le Tavole della Legge. Che strana comunità quella di Cister e Claravalle, integrata da Golen ed ebrei, mentre Europa intera si proclama "cristiana" di fronte ai popoli “infedeli” d'Oriente. Alla morte di San Bernardo esistevano 350 monasteri cistercensi, e al finale del secolo XIII, arrivavano a 700 in Europa. In questo modo si mandò avanti il primo movimento. In quanto a Cluny, non bisogna credere che la fondazione del Cister e l'espansione dell’Ordine dei Templari avrebbero diminuito in qualche modo il suo potere. Prova di questo è l'enorme volume delle sue installazioni raggiunto nel secolo XIII; come esempio, vale ricordare che nel 1245, con il motivo del Concilio Generale di Lione riunito dai Golen per scomunicare l'Imperatore Iperboreo Federico II, una comitiva numerosa accompagnò il Papa durante la sua visita a Cluny, dove furono alloggiati comodamente senza necessità che i monaci abbandonassero le loro celle; vale a dire, che possedeva infrastruttura per alloggiare un Papa, un Imperatore e un Re di Francia, insieme a tutti i prelati e Signori con le loro corti. Non credete che io stia esagerando, dottor Siegnagel: oltre al Papa Innocenzo IV, erano presenti i due Patriarchi di Antiochia e Costantinopoli, dodici Cardinali, tre Arcivescovi, quindici vescovi, il Re di Francia San Luigi, sua madre Bianca di Castiglia, suo fratello il Duca di Artois e sua sorella, l’Imperatore di Costantinopoli Balduino II, i figli del Re di Aragona e Castiglia, il Duca di Borgogna, sei Conti e un elevato numero di Signori e Cavalieri. La sua biblioteca contava con 5000 volumi copiati dai frati, a parte centinaia di manoscritti, rotoli e libri dell'Antichità, che erano pezzi unici in Europa. Diciottesimo Giorno Nell'anno 1118, finalmente, i nove Golen trovarono la Chiave del Tempio di Salomone con l’approvazione della Fraternità Bianca: sono tre i Sacerdoti Iniziati, incaricati di localizzare le Tavole della Legge e sei i Cavalieri di custodia. Uno degli Iniziati era Ugo di