IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 105

Sacerdoti del Patto Culturale: per la Saggezza Iperborea del Patto di Sangue, contrariamente, lo Spirito è essenzialmente guerriero e, pertanto, le caste nobili e guerriere sono spiritualmente superiori a quelle sacerdotali. In più, con la debolezza di Enrico IV, il danno era fatto e sarebbe toccato ai suoi discendenti lottare contro un papato Golen eletto direttore del Destino d’Occidente. Che i Golen non si fidarono né si sarebbero mai fidati dei Germani, a parte la sede del Collegio di Costruttori a Cluny, lo indica la loro attitudine favorevole ai normanni come esecutori preferiti dei loro piani, seguiti dai francesi. Quelli, che non appartenevano come si suppone alla famiglia di popoli germanici ma a una tribù celtica della Scandinavia, etnicamente differente dai vichinghi norvegesi, svedesi e danesi, si erano conquistati un Ducato nel Nord della Francia, la Normandia, che fu riconosciuto ufficialmente da Carlo il Semplice nell'anno 911: con il trattato di pace firmato allora in Saint Clair-sur-Epte, il Duca Rollone si battezzava e accettava il cristianesimo insieme al suo popolo, la cui l'evangelizzazione definitiva si lasciava nelle mani del Ordine benedettina. Ben presto, quindi, cominciarono a fiorire monasteri in Normandia che diressero finalmente tutta la nobiltà normanna sotto l'influenza di Cluny. 150 anni dopo si registravano gli effetti del paziente lavoro di indottrinamento e condizionamento culturale realizzato dai benedettini: i normanni erano stati preparati per costituire un braccio esecutore dei piani della Fraternità Bianca. Il Papa Golen Nicola II, chi istituisce l'elezione papale da parte dei cardinali, consegna un feudo nel Sud d'Italia al Re Roberto d'Altavilla, detto il Guiscardo, Puglia, Calabria e Sicilia; a Riccardo d’Anversa consegna Capua; corre l’anno 1059. Sette anni dopo, nel 1066, il duca di Normandia, Guglielmo il Conquistatore, s’impossessa dell’Inghilterra con la collaborazione, o tradimento flagrante, dell’Ordine benedettina dell'isola: grazie a lui entrano nuovamente in Inghilterra i membri del Popolo Eletto, che erano stati espulsi nell'anno 920 dal Re Knut il Grande con l'accusa di "nemici dello Stato “. Il Papa è allora il benedettino Alessandro II, ma i cervelli che dirigono le manovre sono i Golen Cluniacensi Ildebrando e Pietro Damiano. Al succedergli nel papato lo stesso Ildebrando, o Gregorio VII, un territorio impressionante che discende dall'Irlanda, comprende Inghilterra, Normandia, Fiandre, Francia, Borgogna, Italia e conclude in Sicilia, si trova sottomesso all'influenza diretta dei Golen di Cluny. Bisogna aggiungere su Ildebrando, un dato che non deve essere mai dimenticato: la sua origine ebrea. Ildebrando, in effetti, era pronipote di Baruk, il banchiere ebreo che si convertì al cristianesimo e che fu la testa della famiglia Pierleoni, un lignaggio che influì durante secoli nelle elezioni papali. Grazie ai soldi dei Pierleoni, per esempio, Ildebrando aveva ottenuto l'elezione di Alessandro II e appoggio per i suoi propri piani. E la Banca Pierleoni, ovviamente, era molto caritativa; e la sua carità, naturalmente, aveva un diretto beneficiario: la Congregazione di Cluny, dove i loro fratelli di Razza e i Golen preparavano il Governo Mondiale del Popolo Eletto. Mettere a punto il piano dei Golen richiederà una prova preliminare: questa prova generale di verificazione delle potenzialità sarà la Prima Crociata. Nel 1078, Gregorio VII e la gerarchia maggiore Golen ricevono due notizie simultanee: la più importante è quella che proviene dalla Fraternità Bianca, nella quale gli Immortali approvano finalmente, il trasporto in Europa delle Tavole della Legge, occulte durante venticinque secoli a Gerusalemme, in prossimità del Tempio di Salomone. L'altra notizia viene dall’Impero