IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Página 101

compiere la sentenza di sterminio. Il peccato dei Sassoni era questo: occuparono il bosco e si dedicarono con tanto impegno nella realizzazione della loro missione, che impedirono durante secoli che i Golen potessero avvicinarsi all'Externsteine; però quello più grave era che incisero i 13 + 3 segni runici dell'Alfabeto Sacro sulla Colonna Irminsul, e incastonarono nel suo centro la Pietra di Venus, in ricordo dell'Occhio Unico di Wothan che osservava il Mondo del Grande Inganno dall'Albero del Terrore. La repulsione che i Sassoni sperimentavano verso i Sacerdoti Golen, il loro rifiuto irreversibile al giudeocristianesimo, la loro fedeltà al Patto di Sangue e alla Saggezza Iperborea, la loro feroce difesa della piazza di Teutoburger Wald, e la loro negazione di consegnare la Pietra di Venus, erano motivi più che sufficienti per decretare lo sterminio della Casa Reale Sassone, specialmente in questo momento in cui il potere dei Golen si trovava al suo culmine. Solo così si spiega la sanguinaria persistenza di Carlo Magno, che durante trent'anni combatté i Sassoni senza tregua, popolo culturalmente e militarmente inferiore ai franchi e che, se resistette tanto, fu per l'indomito Valore che lo Spirito faceva sorgere dal loro Sangue Puro. Nell'anno 772, le truppe del nuovo Perseo giunsero sopra Teutoburger Wald e, dopo una lotta furiosa, riuscirono a conquistare l'Externsteine e a consegnarlo ai Sacerdoti benedettini Golen per la sua "purificazione": questi non ci misero niente a distruggere la Colonna Irminsul e rubare la Pietra di Venus, condannando da allora i Sassoni all'oscurità della confusione strategica, al disorientamento a proposito dell'Origine. Nonostante il bottino conquistato, restava solo di compiere la sentenza dei Golen: nel 783, a Verden, Carlo Magno, in nome di Nostro Signore Gesù Cristo, avrebbe fatto decapitare 5000 Nobili Sassoni, il cui Sangue Puro avrebbe consumato nel Sacrificio rituale l'unità del Dio Creatore Jehovà Satanàs. In seguito ad una posteriore resistenza senza speranze, da parte dell'unico capo ribelle sopravvissuto, Wittikind, i Sassoni terminarono accettando il giudeocristianesimo, come tanti altri popoli in simili circostanze e si integrarono al Regno Franco. Carlo Magno moriva ad Aquisgrana, nell'anno 814, però già nell'anno 800 aveva ricevuto dal Papa Leone III la consacrazione come Imperatore, giusto pagamento per chi tanto aveva servito la Chiesa e la causa dell’Ordine benedettina. Gli successe come Imperatore suo figlio Ludovico Pio, che i suoi contemporanei chiamarono "il Benevolo" e "il Monaco", per la sua dedicazione alla chiesa e la sua preoccupazione dimettere definitivamente i monaci franchi sotto il potere dell’Ordine benedettina. Appena tre anni dopo la sua incoronazione imperiale esaudì questo desiderio dei Golen nel Sinodo di Aquisgrana dell'anno 817, nel quale si decise di imporre la Regola benedettina a tutti i monasteri dei domini franchi, vale a dire, a quello che presto sarebbe stato l'Impero Romano Germanico: parte della Spagna, Francia, Germania, Danimarca, Svezia, Frisia, Italia, eccetera. Con la messa in pratica di quella legge imperiale, il potere dell'Ordine si consolidò sufficientemente, facendo in modo che i Golen non pensassero ad altra cosa, durante i seguenti 270 anni, che a portare alla perfezione il Collegio di Costruttori di Templi. Nei 200 anni precedenti accumularono la Conoscenza delle Scienze; adesso sarebbero passati alla pratica, avrebbero formato Corporazioni di Costruttori composti da logge di apprendisti, compagni e maestri massoni; e tali logge sarebbero state laiche, integrate da gente del popolo, però dirette segretamente dall’Ordine, che sarà chi possiede il Piano e