la Battaglia degli Incipit!
il Lettore di Fantasia
LA
BATTAGLIA DEGLI INCIPIT!
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La «battaglia degli incipit» è il modo che voi, lettori, avete di scegliere cosa continuare a leggere sulle pagine della
nostra «selezione gratuita di racconti di fantasia». Lasciatevi conquistare dagli incipit che vi proponiamo, e poi fateci
sapere cosa ne pensate scrivendo sulla nostra pagina Facebook. Ogni incipit ha un numero, ed è volutamente privo
di titolo e di riferimento all'autore. La scelta deve basarsi solo sulla capacità del testo di avvincere, emozionare, far
sognare e – perché no – creare la giusta dose di suspance.
incipit n. 1
Quando comprate un pacchetto di sigarette, di solito
Buttava giù il fumo senza farci caso, e lo espirava
non vi sfiora il pensiero che possa essere l'ultimo. Di
assieme a tutte le parolacce che le venivano in mente.
sicuro non ci pensava Dea, che con l'impazienza dei suoi
Poi senza preavviso qualcuno rispose. «Dea, ma sei
diciassette
normale? Diciotto chiamate ho trovato, che cazzo...?»
anni
tamburellava
nervosamente
sul
distributore in attesa che le consegnasse il pacchetto di
Marlboro che aveva appena acquistato.
«Sara! Tu non hai idea del casino... i miei mi
ammazzano stavolta. Ho bisogno che mi aiuti subito,
Le sigarette rimbalzarono nel vassoio producendo un
suono attutito e metallico. Dea le prese con una mano,
senza guardarle, mentre con l'altra faceva partire una
chiamata con il cellulare. «Dai, dai, rispondi cazzo!» Il
telefono dall'altra parte suonava libero. Dea cominciò ad
agitarsi; tenendo il telefono fra l'orecchio e la spalla tirò
fuori una sigaretta e l'accese. «Dai, Sara, rispondi cazzo!
Cosa cazzo starai facendo di così importante per non
sono morta, morta cazzo lo capisci?»
Dall'altra parte sibilò un sospiro. «Senti, Dea, tu
finisci in un casino epico al giorno. Cos'ha questo di
diverso dagli altri?»
«Questo?» Dea soffocò un singhiozzo e buttò via la
sigaretta che non era nemmeno a metà. «Sara, questo è
un casino che tu neanche ti immagini...»
rispondere al cazzo di telefono?»
incipit n. 2
L'illusione di aver imbrigliato la vita al centro di
ricerca Genesis durò circa quaranta secondi, poi il
Trasferitore del tirannosauro esplose in una pioggia di
schegge di vetro infrangibile e il ruggito colossale del
rettile riempì la sala B, sovrastando il caos dei presenti
che scappavano verso le uscite.
La bestia divelse quel che rimaneva della sua Camera
di Richiamo e si gettò sul linoleum bianco, osservando
avido i piccoli mammiferi a due zampe che correvano da
tutte le parti. Un istante dopo, si scagliò sulle prede che
avevano avuto la sfortuna di trovarsi più vicine alla
gabbia di contenimento.
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«No, no, no, no, no...»
Kai stava per chiedere a Boris cos'avesse da
lamentarsi quando lo sguardo gli cadde sul monitor di
sorveglianza.
Impallidì.
Per alcuni istanti non poté fare altro che restare
imbambolato a guardare sette tonnellate di dinosauro
fare a pezzi la cella di confinamento e buttarsi sul
gruppo di scienziati e tecnici che stavano assistendo
all'esperimento del Richiamo. Fu solo quando la creatura
si voltò verso la telecamera e ruggì nuovamente,