il Lettore di Fantasia selezione n. 1 | Page 11

il Lettore di Fantasia la Battaglia degli Incipit! mettendo in mostra due arcate di denti affilati lunghi due grandi porte stagne iniziarono ad abbassarsi trenta centimetri, che il giapponese riprese il controllo di lentamente per isolare l'area, mentre uomini e donne vi sé: «Le porte!» sbraitò. «Per l'amor di Dio, Boris, chiudi passavano sotto urlando. quelle porte!» Trenta secondi dopo l'acciaio si appoggiava al Il russo si riscosse dallo shock e inserì il codice per la pavimento, sigillando la sala B e il suo ospite vorace. chiusura d'emergenza. La sirena emise una nota alta e le incipit n. 3 L'alba si nascondeva da qualche parte dietro la foschia, quella mattina, lasciando sgocciolare nella valle con l'altra si appoggiava al bastone per dare sollievo alla gamba ferita. una luminosità diffusa, rarefatta, sospesa nell'aria fredda della notte che usciva pigramente di scena a occidente. Un cavaliere infagottato nel mantello sondava le Era l'unico sveglio a quell'ora; gli altri pazienti dormivano ancora, dunque non doveva preoccuparsi di giustificare la propria curiosità. Era talmente preso dalle acque grigie del lago con una lunga pertica; si guardava sue spesso intorno con aria preoccupata, come se temesse di un'apprendista solo quando lei gli rivolse la parola. essere visto. Senz'altro anche la scelta di quell'ora deserta e di una mattinata così nebbiosa erano volte a mantenere il più possibile segreta quella operazione. Poco lontano un bel cavallo bianco aspettava paziente brucando pigramente l'erba ai piedi di un albero chino sulle acque grigie come sotto il peso di innumerevoli inverni. Ankhalor notò la scena mentre prendeva il caffè osservazioni che si accorse dell'arrivo di «Buongiorno, capitano,» disse la ragazza, sorridendo da in mezzo a una cascata di riccioli scuri, «siete molto mattiniero.» Ankhalor annuì, senza smettere di tenere d'occhio il cavaliere. «Eppure mi dicono che siete arrivato tardi, ieri sera,» proseguì lei. nella grande sala da pranzo delle Case di Convalescenza, Ankhalor sospirò; evidentemente non aveva modo di e non poté fare a meno di domandarsi cosa cercasse sottrarsi alla conversazione. «Una delle cose che la vita quell'uomo e il perché di tanta segretezza. militare mi ha insegnato,» disse in tono piatto, «è come Per osservare meglio quelle strane manovre si saziarmi di sonni brevi e occasionali.» avvicinò a una delle alte finestre ad arco acuto che «Dunque è vero,» disse la ragazza iniziando a davano luce alla sala,