NORMATIVA 63 della protezione contro i contatti diretti , di un dispositivo di sezionamento e di dispositivi di protezione contro sovraccarico e corto circuito posti all ’ inizio della linea , allora si considera conforme ai requisiti di legge se è provvisto di un dispositivo di protezione differenziale , con corrente nominale non superiore a 30 mA . L ’ intenzione del legislatore appare evidente : introdurre un tempo transitorio all ’ interno del quale considerare conformi quegli impianti provvisti di una serie di requisiti minimi di sicurezza , anche se inferiori rispetto a quelli stabiliti dalle norme tecniche . Una volta realizzato questo primo passaggio , che comportava necessariamente un miglioramento del livello di sicurezza , il legislatore aveva immaginato che il secondo passaggio sarebbe avvenuto automaticamente , in occasione degli inevitabili interventi di ampliamento , modifica o rifacimento , anche parziale , degli impianti preesistenti . In tali occasioni infatti sia la legge 46 / 90 , sia , come si vedrà più avanti , il decreto 37 / 08 imponevano l ’ applicazione integrale delle Norme CEI e quindi la realizzazione degli impianti di terra . Il fallimento del meccanismo di verifica , previsto sulla carta con la legge 46 / 90 e abortita definitivamente con il decreto 37 / 08 , ha fatto si
che l ’ intenzione originaria del legislatore sia stata spesso e volentieri disattesa tanto che ancora oggi a molti anni dall ’ entrata in vigore della legge 46 / 90 esistono ancora molte unità immobiliari sprovviste di impianto di terra . Vale la pena a questo punto fare ancora una considerazione ulteriore sulla legge 46 / 90 che riguarda la verifica iniziale dell ’ impianto a cura e sotto la responsabilità dell ’ installatore che ha realizzato l ’ impianto . Anche se il rapporto di verifica è citato dal modello ministeriale che descrive come deve essere la dichiarazione di conformità solamente come allegato facoltativo , il responsabile tecnico dell ’ impresa installatrice che la sottoscrive dichiara di avere verificato l ’ impianto avendo eseguito i controlli necessari ai fini della sicurezza . L ’ installatore pertanto viene di fatto nominato primo verificatore dell ’ impianto elettrico , circostanza , tra l ’ altro , utilizzata dal legislatore all ’ interno del D . P . R . 462 / 01 , che disciplina le verifiche obbligatorie di legge negli ambienti di lavoro . In questo contesto , è interessante osservare come la “ denuncia dell ’ impianto di terra del datore di lavoro ” sia sostituita dalla “ comunicazione di messa in esercizio ”. Tale documento vale come atto di omologazione e deve portare come allegato la dichia-
GIE - IL GIORNALE DELL ’ INSTALLATORE ELETTRICO