Il Giornale dell'Installatore Elettrico, Giugno 2024 | Page 69

NORMATIVA 69
degli impianti realizzati nell ’ ultimo biennio comprensivo dei relativi importi e richiedendo di produrre esempi di dichiarazioni di conformità per un numero limitato di lavori per valutare completezza e qualità degli allegati . Infine potrebbe costituire un ulteriore elemento per la valutazione dell ’ impresa richiedere l ’ elenco della dotazione strumentale di proprietà , comprensiva dei certificati di taratura e dell ’ eventuale procedura di gestione della strumentazione .
Come scegliere l ’ impresa che svolge la manutenzione
Per manutenzione ordinaria di un impianto si intendono : Guida CEI 0-10 - art . 2.2.1 ... gli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d ’ uso di un impianto nonché a far fronte a eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi che comunque non modifichino la struttura normale dell ’ impianto , né la destinazione d ’ uso ... È necessario specificare che non necessariamente l ’ impresa cui viene affidata la manutenzione ordinaria debba avere in ogni caso i requisiti di cui alla lettera a ) del decreto 37 / 08 , ma che comunque gli interventi devono essere affidati a personale tecnicamente qualificato , dove per personale qualificato si deve intendere personale in possesso delle qualifiche di PES e PAV , in relazione alla tipologia di interventi da effettuare . Tali condizioni è opportuno che , nel caso in cui si intenda affidare la manutenzione ad un ’ impresa non in possesso dei requisiti di cui alla lettera a ) del decreto 37 / 08 , siano definiti in modo chiaro e univoco nel contratto di manutenzione .
La classificazione degli ambienti
La definizione della destinazione d ’ uso di locali e ambienti è , di norma
, responsabilità di chi li gestisce che ha ( o dovrebbe avere ) la cognizione della destinazione d ’ uso degli stessi . In un condominio è l ’ amministratore che ha la responsabilità di distinguere gli ambienti ordinari da quelli dove il rischio è maggiore . Le situazioni che si possono verificare in un condominio per cui il rischio è diverso dalle condizioni ordinarie sono costituite sostanzialmente dagli ambienti a maggior rischio in caso di incendio , quali l ’ autorimessa o l ’ intero condominio in determinate circostanze , ovvero dai cantieri edili che vengono aperti in caso di rifacimenti parziali o totali dell ’ edificio . I prossimi due paragrafi si prefiggono di dare qualche indicazione utile all ’ amministratore per questi due contesti così differenti tra loro .
Ambienti a maggior rischio in caso di incendio
Vale la pena spendere qualche parola su questa definizione , che crea spesso ai committenti i maggiori problemi interpretativi perché ha una certa importanza nel campo della sicurezza elettrica in quanto determina , come abbiamo visto , un limite al di sopra del quale occorre il progetto firmato dal professionista , introduce come si vedrà , requisiti di sicurezza più severi nella realizzazione dell ’ impianto e fissa in due anni la periodicità della verifica cogente dell ’ impianto di terra negli ambienti di lavoro . Un ambiente “ a maggior rischio
in caso d ’ incendio ” è un ambiente che presenta , nel caso in cui si verificasse un incendio , un rischio maggiore per le persone , per una serie di condizioni che possono essere legate alla capacità di evacuazione dell ’ ambiente , alla presenza di materiali infiammabili o esplosivi , alla presenza di strutture facilmente combustibili . Ecco , quindi , che lo stesso edificio presenta , per fare un esempio banale , un rischio diverso nel caso in cui fosse ad uso ufficio oppure una casa di cura di anziani con scarse capacità motorie . Ed è evidente che anche l ’ impianto elettrico , che può essere causa di innesco e propagazione di incendio , deve avere caratteristiche diverse in un caso piuttosto che nell ’ altro . La scelta sulla tipologia dell ’ ambiente deve essere definita da una valutazione dei rischi effettuata prima dell ’ e- secuzione del progetto , sulla base delle informazioni che devono essere acquisite dal progettista in via preliminare . L ’ aiuto per capire come procedere ci viene dato dalla norma CEI che si occupa degli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione e cioè dalla Norma CEI 64-8 . Detta norma è divisa in otto parti , le prime cinque generali , la sesta dedicata alle verifiche , la settima dedicata agli ambienti a maggior rischio elettrico , ossia a quegli ambienti dove , oltre ad applicare le prescrizioni generali , bisogna applicare delle prescrizioni specifiche ulteriori . La sezione 751 della parte settima è appunto dedicata ai luoghi a
maggior rischio in caso di incendio e contiene i criteri per effettuare la valutazione necessaria per classificare l ’ ambiente , oltre alle prescrizioni legate alla realizzazione dell ’ impianto in tali ambienti . In tale valutazione si deve tenere conto , come specificato dalla Norma CEI 64-8 sez . 751 dei seguenti fattori : - densità di affollamento ; - massimo affollamento ipotizzabile ; - capacità di deflusso o di sfollamento ; - entità del danno ad animali e / o cose ; - comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali impiegati nei componenti dell ’ edificio ; - presenza di materiali combustibili ; - tipo di utilizzazione dell ’ ambiente ; - situazione organizzativa per quanto riguarda la protezione antincendio . La valutazione deve essere fatta da chi commissiona il lavoro che , se non ha l ’ esperienza o le conoscenze necessarie , la delega a chi la sa fare , che può essere il progettista o un esperto di prevenzione incendi . L ’ importante è che il dato sia disponibile a monte del progetto elettrico e che il progettista , in sede di premessa , dichiari la destinazione d ’ uso degli ambienti ed indichi chiaramente le norme di riferimento che ha seguito per effettuare il dimensionamento dell ’ impianto ai fini della sicurezza e per la scelta dei componenti . Nel caso di un luogo a maggior rischio in caso di incendio il progettista indicherà tra le norme seguite anche la sezione 751 della Norma CEI 64-8 . In molti casi , purtroppo , nonostante tutti gli accorgimenti del legislatore di cui abbiamo parlato , ci si trova alle prese con impianti installati in edifici senza che ci siano indicazioni serie circa la destinazione d ’ uso e la valutazione dei rischi che determini se l ’ ambiente sia o meno a maggior
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