Il foglio dell'Umanitaria n. 2 giugno - settembre 2016 | Page 17
Chiostro di Palazzetto
Venezia, sede della SIOI,
in primo piano
i tre vincitori:
Andrea Caciolai,
Chiara Vitaletti e
Riccardo Stinziani;
alle loro spalle,
il Direttore Generale
della SIOI, Sara Cavelli,
e la Presidente
di Commissione, Giovanna
Leante, con alcuni dei ragazzi
partecipanti al Concorso.
ROMA
L’EUROPA C’È,
L’HO VISTA, L’HO ASCOLTATA
Questi giorni a Strasburgo sono stati
stupendi per me, un’esperienza unica e
irripetibile. È stato emozionante già
solo vincerlo questo viaggio premio,
ma non mi sono reso conto della portata dell’evento a cui avremmo partecipato, European Youth Event 2016, finché non l’ho visto con i miei occhi. Studiare sui libri, leggere giornali, ascoltare le news in tv, scrivere temi sono tutti
buoni esercizi per raccogliere ed elaborare informazioni e cultura, ma nulla
equivale a tastare con mano ciò di cui
hai sempre e solo sentito parlare o
letto. Questo per quanto mi riguarda è
particolarmente vero per un’istituzione come l’Unione Europea; un’istituzione ampiamente discussa in questo
periodo, di cui si sente parlare in
maniera controversa, di cui io non ero
ancora riuscito a farmi un’idea chiara,
a sentirla vicina. Ma l’Europa c’è, l’ho
vista. Ed è fondamentale che continui
ad esserci. Io l’ho vista, l’ho ascoltata.
Migliaia di ragazzi come me arrivati da
tutto il continente in Suo nome, per
condividere idee ed opinioni, per ascoltare e farsi ascoltare, nel rispetto delle
differenze ma con un occhio sempre
all’unione. Ho visto e ascoltato grandi
uomini e grandi donne raccontarsi
nella loro battaglia per diritti che per
noi sono fondamentali, di cui l’Unione
Europea da sempre si fa portavoce. E
ho anche scoperto che tali diritti non
sono poi così universalmente rispettati
neanche in Europa, cosa che mi ha
lasciato basito. Infine, lo ammetto, ho
scoperto di essere ignorante; sì ignorante, disinformato su parecchi temi
che ho sempre sentito lontani e irrilevanti per la mia piccola e isolata vita.
Ma questa vita non è isolata, e non lo
deve essere; ho visto ragazzi come me
discorrere fluentemente di politica
internazionale nel cuore dell’Europa
istituzionale, e mi sono emozionato.
Veramente.
Ora so che vuol dire essere cittadino
europeo, l’importanza della partecipazione e dell’informazione. L’EYE 2016
è stato molto più di un viaggio premio
per me: è stato un’occasione e uno stimolo incredibile.
Andrea Caciolai
Vincitore 2015 Roma
IL DIALOGO È LA CARTA VINCENTE
DELL’UNIONE EUROPEA
Il viaggio e il soggiorno a Strasburgo
per l’European Youth Event sono state
esperienze molto importanti, ricche di
emozioni e mi hanno permesso di
entrare in contatto con una realtà che
fino a quel giorno ritenevo lontana e
irraggiungibile: progettare idee, mettere in contatto i giovani provenienti da
diverse parti del mondo e discutere dei
problemi che affliggono l’Europa...
Questi sono i motivi per cui il Parlamento Europeo il 20 e il 21 maggio ha
aperto le porte a più di 7000 giovani.
Senza dubbio la situazione a livello
europeo inizia ad essere delicata e
molto difficile da gestire, ma la soluzione deve essere cercata senza alcun
dubbio nel dialogo tra le varie componenti dell’Unione Europea, in primis
tra noi giovani, che siamo il futuro e le
fondamenta per l’Europa del domani.
Lo stesso viaggio è stata una bellissima
esperienza, grazie al quale ho potuto
visitare una bellissima città e incontrare persone provenienti da Roma, Milano e Napoli, che hanno reso quell’avventura di pochi giorni unica ed irripetibile. Volevo dire, infine, che per me è
stato un grande onore partecipare in
prima persona ad un evento come
quello dell’EYE, poiché ho avuto la
possibilità di entrare in un luogo istituzionale e di poterlo visitare, e anche
perché con questo progetto le istituzioni europee dimostrano la loro voglia di
trovare soluzioni a problemi concreti e
che sono pronti a dare la parola a
ragazzi dai 16 ai 30 anni, per ricevere
opinioni e critiche su un quadro politico e sociale che sembra tutt’altro che
roseo.
Riccardo Stinziani
Vincitore 2015 Roma