Il foglio dell'Umanitaria n. 2 giugno - settembre 2016 | Page 18

Foglio digitale
UNO SCAMBIO ININTERROTTO CON I GIOVANI DI TUTTA EUROPA
Grazie alla Società Umanitaria , io e altri due ragazzi di Roma abbiamo avuto la possibilità di partecipare allo European Youth Event di quest ’ anno , tenutosi nella città di Strasburgo . Prima di partire per il viaggio non avevo veramente appreso il significato di quest ’ ultimo , o meglio , non avevo compreso del tutto la possibilità unica che mi era stata offerta . Noi di Roma non eravamo soli , ma con noi c ’ erano altri ragazzi , nostri coetanei , partiti dalle città di Milano e Napoli . Anche loro si sono rivelati una piacevole scoperta , ognuno con qualcosa da raccontare e con cui poter condividere idee e pensieri . Appena entrati all ’ interno dell ’ edificio del Parlamento , però , ho realizzato di aver preso parte ad un ’ iniziativa unica . La possibilità di entrare in uno dei luoghi istituzionali più importanti , sia in Europa che in ambito internazionale , mi ha dato inoltre modo di conoscere una realtà che va ben oltre il nostro vivere quotidiano . L ’ evento di per sé si è poi rivelato molto interessante , sia per i moltissimi giovani provenienti dalle diverse parti d ’ Europa , sia per le numerose attività e conferenze organizzate . Considerando il nostro percorso improntato sui diritti umani , particolarmente sentito è stato , a parer mio , l ’ incontro tenutosi nell ’ emiciclo con i vincitori del premio “ Sacharov ”. Altrettanto coinvolgente è stato inoltre il racconto dell ’ astronauta Samantha Cristoforetti , anch ’ esso svoltosi nella sala principale del Parlamento . Nel complesso il viaggio si è rivelato quindi essere un ’ esperienza estremamente positiva , proprio in virtù della grande possibilità di confronto e scambio con gli altri ragazzi che ci è stata offerta . Poche volte infatti noi giovani abbiamo occasione di dialogare in maniera così attiva e proficua tra di noi . La città di Strasburgo è stata poi anch ’ essa una piacevole rivelazione , per cui avrò sempre cura di ricordare questo piccolo viaggio con estremo piacere .
Chiara Vitaletti Vincitrice 2015 Roma il FOGLIO dell ’ Umanitaria

L ’ ADDIO A RENATO DE FALCO

di Aldo De Gioia
Renato de Falco se ne è andato per sempre , siamo rimasti soli a ricordarlo . Viveva la sua vita con tanta gioia e la cantava con impeto tutto napoletano , aveva sul suo volto qualcosa di improvviso che colpiva e quando ti guardava il suo sguardo andava fino in fondo . Questa era stata la mia prima impressione quando lo avevo conosciuto , me lo aveva presentato Max Vajro , un altro caro amico col quale avevo fatto parte per diversi anni della Commissione Toponomastica del Comune di Napoli . Eravamo in tre a parlare della nostra terra : Vajro era il giornalista importante , come sempre lo era stato , io il professore che insegnava la storia , de Falco il grande filologo che illustrava il nostro linguaggio . Adesso gli anni son passati , Vajro è scomparso da tempo , Renato appena da poco ci ha lasciato . L ’ unico che può celebrare la nostra amicizia è la Fondazione Humaniter , dove abbiamo portato avanti il discorso sulla nostra città gloriosa e ricca di cultura . Fummo tra i primi ad iniziare le nostre lezioni con l ’ approvazione del Presidente della Campa e dell ’ esimia professoressa Maria Luisa Zazzara . Giorni beati e lontani che non tornano più e la vita attorno a noi continua nel suo divenire sotto il sole della primavera che quest ’ anno si è anticipata . Addio Renato , addio speranza di percorrere altri sentieri culturali e di concretizzare il progetto che insieme preparammo e spedimmo a Roma alla Camera dei Deputati ed al Senato per inserire il nostro linguaggio tra le lingue italiane . Addio lenti peregrinaggi compiuti in piazza Vanvitelli , oppure al Caffè Gambrinus per discutere sulla storia della nostra città . Addio felicità di intendimenti senza parlare . Mi sono sempre inchinato davanti al tuo ingegno . Vi è un destino per ciascuno ed una strada da seguire . Sarai sempre con noi e il nostro unico conforto sarà quello di pensare che il nome e l ’ opera di Renato de Falco resteranno nella storia . A noi amici il compito di tener desta questa fiamma che riscaldi il nostro cuore desolato e sia sempre luce che illumini la cultura della nostra Napoli .
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