Il foglio dell'Umanitaria Anno XXIII n. 2 giugno-settembre 2017 | Page 3
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FOGLIO dell’Umanitaria
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Osvaldo Gnocchi Viani e i diritti fondamentali
Un libro e due iniziative insieme alla Fondazione Anna Kuliscioff
confluì nel Partito Socialista, dove militò e si candidò più
volte in vari collegi; fu il promotore delle Camere del Lavoro
in Italia (quella di Milano è del 1891); riconobbe tra i primi le
rivendicazioni del movimento per l’emancipazione femmini-
le (“A me pare che la signoria che esercitiamo sulla donna
debba piuttosto pesare che esserci gradita”, 1895) e fondò
l’Università Popolare. Ma per noi fu soprattutto il confidente
che suggerì a Prospero Moisè Loria l’id ea di costituire la
Società Umanitaria (di cui fu il primo Segretario Generale),
una istituzione che non fosse solo un centro di assistenza per
le questioni del lavoro, ma un luogo di studio e di elevazione
morale e culturale dei lavoratori.
Nella raccolta di scritti scelti dal 1878 al 1911, L’utopia con-
creta di Osvado Gnocchi Viani, pubblicata nell’occasio-
ne del centenario della scomparsa, figurano alcuni degli opu-
scoli più noti (“Il nostro ideale”, “Il socialismo e le sue
scuole”, “Delle Camere del Lavoro in Italia”) insie-
me ad alcuni articoli rintracciati su testate
minori (come “L’amico del popolo”, “Il
falegname”, “La soffitta”), oltre a qual-
che manoscritto inedito conservato
negli Archivi della Fondazione Kuli-
scioff: testi e scritti dove rivive la
figura di un riformista completo,
la cui eredità rimane tuttora
una sfida di grande attualità
per quella che chiamiamo
la democrazia della
partecipazione.
Se c’è un uomo che nella vita politica ed economica italiana,
a cavallo tra ‘800 e ‘900, ebbe un posto di prim’ordine, quel-
lo è sicuramente Osvaldo Gnocchi Viani, il Patriota mazzi-
niano e garibaldino, il Socialista conciliatore, il fautore delle
Camere del Lavoro, l’iniziatore della Società Umanitaria,
“dalla candida barba e dai lunghi capelli a zazzera, con gli
occhiali davanti agli occhi e le ampie sopraciglia, che gli
davano l’aria del propagandista evangelico”.
Nato ad Ostiglia nel 1837, dottore in legge nel 1859, ardente
di patriottismo, pubblicista, storico del movimento operaio,
Gnocchi Viani visse tra Roma e Milano, dove toccò da vicino
le fatiche e le miserie del proletariato, facendosi un giusto
concetto delle condizioni e dei bisogni delle classi lavoratrici.
Le sue idee, rese in termini semplici per farsi comprendere
dai più umili, riflettevano la religione del dovere imparata da
Mazzini, insieme ad un rigore etico ed
una intransigenza culturale, che lo
portava a prospettare una società
futura di liberi ed uguali, dove i mezzi
di produzione sarebbero divenuti pro-
prietà collettiva, la donna e i fanciulli avrebbero
costituito il nucleo della famiglia, l’emancipa-
zione dei lavoratori si sarebbe fondata sulla
loro educazione morale, perché ad essi era
affidata la missione di rinnovare la società.
“Fate che questo vostro lavoro sia ricono-
sciuto e rispettato, giustamente ricompensa-
to, equamente distribuito e voi avrete com-
piuta la prima tappa del vostro cammino ascen-
dente”, esortava spesso.
Uomo di vasta esperienza e dottrina sociale, aiutò a
fondare nel 1882 il Partito Operaio Italiano, che poi
LA TAVOLA ROTONDA
Giovedì 15 giugno 2017, ore 17,30
Intervengono Piero Amos Nannini, Walter Galbusera,
Massimo Bonini, Ivano Granata, Jacopo Perazzoli,
Mauro Del Bue
L’ESPOSIZIONE STORICA
Dal 16 giugno al 3 luglio 2017
Documenti e rarità sulla vita e l’opera di Gnocchi Viani
Orari: dalle 10.00 alle 19.00 (domenica chiuso)
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