Il Corriere Termo Idro Sanitario Settembre 2024 | Page 38

FOCUS IMPIANTI IDRICOSANITARI
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FOCUS IMPIANTI IDRICOSANITARI
Chi ha il compito svolge questo lavoro ? “ Un tecnico o una società specializzata : l ’ analisi dei rischio non è un ’ operazione assimilabile all ’ installazione o alla manutenzione o riparazione di impianti e quindi è richiesto l ’ intervento di competenze adeguate , che fanno sì che vengano approntati in maniera adeguata il documento e il piano di autocontrollo ”.
Un aggravio nel lavoro ? “ Un adempimento di norma : la questione della potabilità era già nel mirino del D . Lgs . 81 e la sua esplicitazione nel D . Lgs . 18 fa sì che le linee guida del 2015 vengano incorporate come materia cogente e non più opzionale quando parliamo di questi temi . Ma attenzione a non considerare le linee guida come un quadro di obblighi di legge esaustivi rispetto all ’ obiettivo : il fatto che nelle Linee Guida sulla prevenzione della Legionellosi si parli di controlli periodici , significa che in questo testo si indicano i requisiti minimi , non le condizioni che soddisfano l ’ obiettivo . Se l ’ analisi e la valutazione dei rischi determinano
la consapevolezza di frequenze di controllo maggiori o di interventi più incisivi rispetto appunto a quelli definiti minimi , il piano di autocontrollo deve prevedere controlli più ravvicinati o scelte di intervento più articolate per ottenere il risultato , in una logica più vicina all ’ HACCP , cioè al contenimento del rischio , che non al puro e semplice adempimento di prescrizioni ”.
Ma che cosa comporta concretamente questo per l ’ idraulico ? “ Fondamentalmente l ’ adozione di un documento di valutazione del rischio determina che le operazioni svolte a valle per il contenimento del rischio siano adottate con cognizione di causa e non in modalità meccanica o puramente tecnica . Un esempio per tutti può valere sugli addolcitori , utili per gestire i circuiti tecnici , ma da adottarsi in maniera accorta e nel rispetto di precisi parametri ( gradi francesi , sodio , assenza di polifosfati ) sull ’ acqua sanitaria in quanto ne eliminano la salinità determinando un minore apporto minerale a chi fa uso di acqua del rubinetto per bere . Ma non solo , pensiamo anche ai trattamenti o agli interventi di sanificazione . Individuare genericamente un bollitore come punto critico e approntare una procedura di sanificazione con cadenza predefinita può essere utile , ma non tutti i bollitori si comportano allo stesso modo : la definizione del grado di rischio è legata alla temperatura di esercizio , alla tipologia di microorganismi presenti nell ’ acqua alla tipologia dei materiali dell ’ impianto ”.
In sostanza si tratta di una procedura applicativa che nasce da un ’ analisi accurata dell ’ impianto “ E che amplia il campo di intervento dell ’ idraulico , il quale non si limita ad intervenire a guasto , ma diventa un operatore del servizio di fornitura dell ’ acqua a 360 °. Va sot-tolineato questo passaggio perché anche in questo campo il lavoro del tecnico sta trasformandosi da quello di “ pronto soccorso ” a quello di “ operatore della prevenzione ” e questo permette di ragionare in maniera completamente diversa nel rapporto con il committente ”.
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Nella progettazione di un ambiente bagno sicuro e accessibile a tutti ci sono precisi dispositivi di legge che costituiscono un ’ indispensabile guida . La legge 13 / 89 tratta delle disposizioni per il superamento e l ’ eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati . Il DM 236 / 39 contiene prescrizioni tecniche necessarie a garantire l ’ accessibilità , l ’ adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica ai fini del superamento e l ’ eliminazione delle barriere architettoniche . Il DPR 503 / 96 , infine , elenca norme per l ’ eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici .
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