Il Corriere Termo Idro Sanitario Settembre 2024 | Page 39

Una questione che riguarda sostanzialmente la presa in carico di impianti esistenti , che hanno caratteristiche costruttive non pensate in questi termini … “ È vero e facilmente intuibile che un impianto lineare e “ povero di curve ” o un impianto che tiene in movimento il più possibile continuo l ’ acqua sono più facilmente gestibili sotto il profilo del rischio contaminazione . Ma questo non può indurre a dire che gli impianti vanno rifatti . Anche i materiali sono apportatori di elementi di rischio , perché quelli metallici sono soggetti a corrosione e quelli sintetici possono causare la messa in circolo di altre sostanze tossiche , ma anche in questi casi sono le condizioni di utilizzo riscontrate in sede di valutazione del rischio a determinare prassi operative congrue e coerenti con l ’ obiettivo ”.
CAMPIONAMENTO E ANALISI

L ’ approssimazione è inutile

Quello delle analisi è un tema spinoso e Vischi lo sottolinea in maniera perentoria : “ La fase di valutazione parte dal presupposto che noi abbiamo dati realmente utili e questi non sono generati da campionamenti effettuati al solo scopo di soddisfare i requisiti di legge , devono essere definiti i punti di campionamento in
Per esempio ? “ La scelta dei trattamenti da effettuare , sia della tipologia sia dei carichi , perché se parliamo per esempio di sanificazioni , lo shock termico o l ’ utilizzo di prodotti disinfettanti non sono soluzioni indifferenziate , ma legate alle specifiche condizioni e caratteristiche dell ’ impianto e alle caratteristiche di utilizzo . I dosaggi di cloro ( in continuo o in condizioni di iperclorazione ) sono da valutare e scegliere secondo criteri che vanno dalla considerazione dei fruitori dell ’ impianto alle condizioni dell ’ impianto stesso fino alla presenza e alla quantità di sostanza organica riscontrata ”. ragione della struttura dell ’ impianto , della sua geometria , della tipologia di fruitori ( soggetti deboli , fragili , sovraesposti ) della presenza di elementi di aggravio del rischio di contaminazione dell ’ acqua come accumuli o bollitori e molto altro ancora ”. Una ragione in più per lavorare in maniera professionale
Un lavoro che comporta una fase preliminare di analisi “ L ’ approccio che l ’ adempimento del D . Lgs . 18 / 2023 e delle Linee Guida 2232 sulla Legionella richiede è impegnativo su tutti i fronti , ma allo stesso tempo il solo – allo stato dell ’ arte in grado di contenere positivamente il gradi di contaminazione e i rischi connessi . Va sempre rilevato che sono le condizioni d ’ insieme a indirizzare il lavoro , in collaborazione con soggetti terzi in grado di apportare un contributo metodologicamente certo . “ Un documento di valutazione fondato su dati non esaustivi non permetterà mai di lavorare in modo adeguato , perché sarà come cercare una via con una cartina approssimativa ”.
tanto quello preventivo quanto quello correttivo e il testo implica sostanzialmente una cosa , semplice e complessa allo stesso tempo : l ’ impianto idraulico non è sempre uguale e l ’ acqua nemmeno , per cui portare acqua potabile al punto di erogazione richiede una conoscenza di questi fattori ( acqua e impianto ) assolutamente imprescindibile , se vogliamo rispettare la legge e bere acqua che non apporti rischi ”.
Marcello Vassalotti Consulente Tecnico Commerciale Viega Italia
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