Il Corriere Termo Idro Sanitario Novembre 2024 | Page 29

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co dello stadio di bassa 2 . La seconda parte del fluido entra nello scambiatore in stato saturo e ne esce sottoraffreddato . Da qui entra nella seconda valvola termostatica uscendo con un titolo di vapore che dipende dalla pressione di evaporazione che è determinata da quali compressori sono in quel momento funzionanti ; in altre parole il titolo di vapore sarà più alto se sono in funzione i compressori di bassa , più basso se è in funzione solamente il compressore dello stadio di alta . Prosegue il suo viaggio e bollendo dentro l ’ evaporatore scambia calore con il fluido caldo proveniente dallo scambiatore esterno raffreddandolo . Da qui entrerà nell ’ aspirazione del compressore / i che in quel momento è / sono in funzione . Il secondo percorso consente un ’ ulteriore sottoraffreddamento del liquido e aumenta l ’ efficienza del sistema , poiché il refrigerante entra nell ’ evaporatore con un titolo di vapore inferiore e , allo stesso tempo , la maggiore densità del gas in aspirazione del compressore dello stadio di alta pressione , migliorerà la portata di massa e la capacità di riscaldamento .
FUNZIONAMENTO MONOSTADIO E BISTADIO
Il sistema può funzionare in modalità monostadio o bistadio . Il funzionamento monostadio soddisfa le richieste di riscaldamento moderate con solo il compressore ad alto stadio attivo . Durante il funzionamento monostadio , il rubinetto a sfera 4 viene aperto per consentire al refrigerante proveniente dall ’ evaporatore di aggirare i compressori dello stadio di bassa , fluendo direttamente nell ’ aspirazione del compressore dello stadio di alta ; inoltre , i rubinetti a sfera 1 e 2 sono chiusi per evitare l ’ accumulo di refrigerante nei compressori dello stadio di bassa , mentre la valvola a sfera 3 è chiusa per disattivare la linea di iniezione . Il sistema impiega scambiatori di calore a piastre saldobrasate in controcorrente ottimizzati per R290 e un fluido di scambio termico a base di glicole etilenico al 50 % in volume , per il condensatore e per l ’ evaporatore . Impiega due valvole di espansione elettronica per regolare il surriscaldamento all ’ uscita dell ’ evaporatore e all ’ aspirazione del compressore dello stadio di alta . La scelta della
miscela acquosa garantisce l ’ integrità operativa del sistema impedendo il congelamento fino a -37 ° C . Per facilitare la circolazione continua di questa miscela vengono utilizzate due pompe elettriche per acqua a velocità fissa e valvole a globo regolabili manualmente e mostrate nello schema . Il rubinetto a globo , posto all ’ uscita del liquido dal condensatore , introduce una restrizione nel sistema dando la possibilità di ridurre la portata in base alle necessità . Gli scambiatori di calore glicolearia , indicati con i termini “ scambiatore interno ed esterno ”, sono disposti in parallelo su ciascun lato mentre il sistema incorpora una valvola di inversione , cioè una valvola a 8 vie , che consente di operare in modalità di riscaldamento e raffreddamento e facilita lo sbrinamento della batteria esterna . Per migliorare il controllo dell ’ olio , sono state apportate modifiche agli accumulatori di aspirazione di entrambi gli stadi che sono collegati tramite fori alla base con una tubazione di equalizzazione dell ’ olio su cui è stato interposto un rubinetto . Tale meccanismo si attiva solo quando entrambi
i compressori cessano di funzionare e le letture della pressione tra gli stadi intermedio e di bassa si allineano . Questa condizione consente al flusso dell ’ olio , proveniente dal separatore , di essere guidato dalla gravità a causa delle differenze di altezza del livello dell ’ olio . Questa regolazione garantisce una presenza bilanciata di olio in tutto il sistema per ridurre il rischio di guasti al compressore dovuti allo squilibrio dell ’ olio .
DATI DI FUNZIONAMENTO DEL PROTOTIPO
Per il funzionamento in singolo stadio sono sufficienti dai 0,8 ai 0,9 kg di propano mentre se si desidera farlo funzionare anche in doppio stadio la carica di refrigerante sale a 1 kg ottenendo un valore massimo del COP . Per ridurre ulteriormente la carica di refrigerante e migliorare la sicurezza del sistema , potrebbero essere altamente utili la rimozione di componenti non essenziali come accumulatori della linea di aspirazione e misuratori di portata e l ’ ottimizzazione del circuito delle tubazioni del refrigerante . .

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