Il Barbadense Voci dal Newton | Page 28

soddisfazioni e gioie. Io non sono felice perché non riesco ad esserlo. Per quanto io mi sforzi sono incapace di provare qualsiasi emozione al di fuori della rabbia. A volte ho voglia di scappare da tutto e smettere di lottare contro me stessa, dato che tutto ciò che riesco a ottenere è solo una rabbia che mi lacera e divora come una malattia. Mi sento come rinchiusa in una stanza, per quanto io urli la gente non riesce a sentirmi, ma quando la rabbia prende il sopravvento sulla mia apatia, solo in quel momento, la gente mi sente, e sente quanto io possa essere cattiva e ai loro occhi sembro solo un mostro. Forse hanno ragione, forse sono un mostro, e magari è proprio per questo che sono incapace di essere felice. Io non sono felice perché non ho ancora trovato il mio equilibrio. Non metto in dubbio che nella mia vita ci siano cose belle e momenti felici, però ancora non sono riuscita a conoscermi al 100% e a convivere con il mio carattere. Ogni giorno scopro nuove sfaccettature del mio carattere, spesso non mi piacciono ma ci vuole tempo per poterle migliorare. Al momento sono instabile, in bilico tra ciò che può rendermi felice e ciò che può “distruggermi”, sono fragile e vulnerabile, mi rendo conto sempre di più di come piccoli avvenimenti che scatenano piccole emozioni nelle altre persone in me vengano amplificati in modo incredibile. Ho ancora molta strada da fare per trovare il mio equilibrio, per non rischiare di crollare da un momento all’altro, forse devo pensare meno, vivere di più. Forse devo pensare meno alle conseguenze e buttarmi di più nelle cose o forse devo semplicemente essere meno esigente con me stessa, smetterla di voler arrivare alla perfezione, perché non ha senso cercare qualcosa di irraggiungibile. Io sono felice quando mi sento amata da qualcuno, quando sono con tutti i miei familiari in molte occasioni sono felice. La vera felicità. Dico vera felicità perché in molte cose fingo di essere felice per non rispondere a tutte le domande che sicuramente mi pongono. Sarebbe bello essere sempre felici, ma la vita è fatta per momenti di felicità e momenti di tristezza e di falsi sorrisi. Nella vita dire sempre le cose come stanno non è la migliore soluzione. Tutti sempre pronti a giudicare, a puntare il dito, se sei così non va bene, troppo felice sei strana, troppo sincera antipatica e così via. La vita deve essere un mix di felicità e tristezza, solo così si può vivere con serenità- la mia felicità, per esempio, si manifesta quando sono con le persone che amo, con la famiglia che amo con tutto il mio cuore e dalle piccole gioie (poche) che mi capitano nella vita, tutto il resto mi irrita e basta, ma per piacere ad altre persone non dico niente, altrimenti rischio di restare sola, una cosa che nessuno desidera. I falsi sorrisi invece si manifestano quando fingo di amare una persona, che mi piace un regalo o altro. Io non sono felice perché sono un problema vivente. Sì esatto proprio un problema di quelli che nessuno riesce mai a risolvere come la depressione, l’autolesionismo, l’anoressia e la bulimia. Non sono felice per la vita che mi ritrovo, sono un accumulo di stress, rabbia e lacrime. Uso il nero per esprimere tutto il vuoto che provo, i miei problemi mentali non aiutano i miei attacchi di panico, non aiutano di certo le persone a starmi vicino. Immaginate di essere l’unica rosa nera tra migliaia di rose bianche, non vi sentireste a disagio, osservati, deboli