Il Barbadense Voci dal Newton | Page 27

Io non sono felice. La felicità è una cosa effimera, quasi evanescente. Da un apice di gioia poi cosa ne rimane, se non un vuoto incolmabile che lascia come una schiuma acida in bocca. Secondo me la felicità è un malocchio; quando te lo senti, come le lancette che schioccano puntualmente sulla mezzanotte, una cosa brutta rovina la magia, facendo sgretolare il castello di carte costruito così duramente. La felicità è come una maschera che dobbiamo indossare ogni giorno, per non far cadere l’attenzione su se stessi, perché se cela togliessimo, poi, cosa succederebbe? La persone avrebbero paura di me? Oppure io avrei paura di mostrare me stessa alle persone? O è solo il timore della solitudine che mi blocca? Se ci facciamo caso tutto gira intorno alle persone. Esse ti possono dare gioia/felicità: da un complimento inaspettato, dall’accettazione di un progetto; ma possono anche distruggerti l’anima con un insulto, per invidia o solo perché ne hanno voglia, per “divertirsi”. Ogni persona contempla questa fasulla felicità, sentendosi potenti nelle loro zone di conforto. Che invidia provo per queste persone, sarebbe bello avere un posto o una persona sicuro dove tornare ogni giorno, rimanendo sempre se stessi. Questa sarebbe la felicità, ma come posso se in ogni luogo non mi sento io, se esprimendo le mie idee vengo derisa? La felicità, secondo me, non esiste, è solo un’illusione, creata dalla nostra mente per staccare questa sensazione di sofferenza che ci circonda. Io sono felice perché per troppo tempo sono stata in fondo al mare, in apnea. Poi, un giorno, per un attimo ho guardato su, e mi sono ritrovata in superficie. In quel momento ho capito cosa mi stavo perdendo e che, ogni tanto, bisogna guardare in altre direzioni. Io non sono felice quando arriva quel periodo buio della vita in cui sembra andare tutto storto, in cui ti sembra di cadere e non riuscire più a rialzarti dal fondo. Non sono felice quando penso al male che ho ricevuto senza delle vere ragioni, quando sono stata buttata giù da tutto, anche quando il vento volava dalla parte sbagliata e faceva volare via le mie buone intenzioni. Il vento mi è sempre stato contro, non ha mai girato dalla parte giusta, dalla mia parte. Io non sono felice perché ieri sera ho scoperto che per mia nonna non c’è più niente da fare. L’anno scorso abbiamo scoperto che ha un tumore. Ha 84 anni ma è la donna più forte che io abbia mai visto. Nella mia vita è la mia roccia, senza di lei non so come vivere. Io mi chiedo dove c… è Dio in queste situazioni, non può portarla via ora. È l’unica nonna che mi rimane, gli altri non li ho conosciuti. Lei non lo sa quindi io nei suoi confronti devo essere forte. Quando sto da sola crollo. Quando se ne andrà, bè, sarà la mia stella più bella e luminosa in un cielo buio e nuvoloso. Io sono felice quando mi sfogo con un sacco di boxe. Sì, trovo felicità nella fatica. Perché sì c…, dopo tanta fatica per arrivare al tuo obbiettivo è un tuo dovere guardarti alle spalle e dire: “ne è valsa la pena”, e sorridere a tutti quegli s… che ti dicevano non ce la farai mai. Sono felice quando il mio cuore batte, la fronte è sudata e il mio pugno prende il sacco con tutta la rabbia e forza che ho in corpo. Spesso la felicità non è per forza uno strumento o un oggetto. Nel mio caso è uno sport. La kick boxe è un misto di forza, dolore, fatica, però anche si