Nelle chiese paleocristiane il battistero veniva costruito a parte, poiché i non battezzati non potevano entrare in chiesa. In seguito, venne collocata all ' ingresso delle chiese una vasca per il battesimo, e nel " nartece ", antistante l ' ingresso della chiesa, sostavano i non battezzati. Più tardi scompare il nartece e il battistero viene collocato all ' interno, vicino alla porta, entrando nel lato sinistro, che è, simbolicamente, quello degli impuri. Spesso è ottagonale, che ricorda l ' ottavo giorno della creazione, giorno della resurrezione di Cristo, e quindi legato al battesimo e, per estensione, alla Vita Eterna, ovvero l ' inizio di una nuova era. L ' otto è anche il numero della rigenerazione, lo si trova spesso in decorazioni dedicate alla Madre, in quanto la stella a otto punte la rappresentava nell ' antichità.
In molte chiese si trova una cripta( dal verbo greco " cripto ", che significa " nascondo "); è un ' usanza introdotta dai Longobardi ed è costituita da un ambiente sotterraneo. Qui, secondo le tradizioni, sarebbero custoditi gli oggetti sacri più importanti. Le cripte sono il corrispondente femminile dei campanili, ovvero i torrioni, anch ' essi introdotti dai Longobardi, strutture che rievocavano l ' e- nergia maschile dei menhir( da: " Die Langobarden ", J. Misch, W Ludwig Verlag). Le cripte dal canto loro, rievocando la simbologia e l ' e- nergia delle caverne, erano spesso legate al culto precristiano dalle cosiddette Vergini Nere. Nelle chiese, la cripta, a livello esoterico corrisponde allo " spazio dell ' evocazione ", in quanto se vi si accede con cuore puro si realizza nella materia quanto si chiede.
Le primissime chiese paleocristiane si svilupparono longitudinalmente, cioè lungo un ' asse che va dall ' ingresso all ' altare, stabilendo così un percorso simbolico. Ovvero l ' allontanamento dal mondo terreno, il mondo dell’ oscurità, per avvicinarsi al punto focale dell ' energia divina, che si trova, appunto, all ' altare verso est. L ' edificio è formato da un ' aula rettangolare divisa in 3 o 5 navate unite da archi o da architravi. La navata centrale termina in un ' abside di forma semicircolare il cui spazio antistante( presbiterio) è destinato al clero, il tutto è spesso preceduto da un quadriportico riservato ai cristiani non ancora battezzati. La luce entra abbondantemente dalle ampie finestre disposte lungo la navata e nell ' abside, a simboleggiare la presenza divina.
Le chiese romaniche si svilupparono intorno all ' anno mille. Il loro stile è raccolto e intimo, l ' illuminazione scarseggia, per le finestre piccole, e invita alla preghiera e al colloquio interiore con Dio. Da questo stile si svilupperà poi l ' arte monastica, che farà da trait d ' union all ' avvento del Gotico. Il romanico è stato definito lo stile della meditazione, mentre il gotico dello slancio.
Lo stile gotico nasce in Francia nel XII secolo e si estende rapidamente in tutta Europa assumendo particolare importanza soprattutto in Italia tra il XIII e il XIV secolo. La chiesa gotica pur sfruttando alcuni elementi romanici ha uno stile che invita allo sviluppo verticale, per elevarsi a Dio. L ' uso dello spazio e il rapporto delle proporzioni tende a sottolineare la piccolezza e la fragilità dell ' uomo nei confronti della potenza divina che si materializza nella grandiosità dell ' edificio. La luce, molta, filtra da vetrate colorate che trasformano lo spazio in un luogo spirituale suggestivo.
La chiesa rinascimentale deriva da quel movimento, nato in Italia, tra il secolo XV e parte del XVI. La trascendenza viene ora messa in disparte dalla centralità dell ' uomo, celebrato come capace di comprendere e dominare il cosmo. Lo spazio risulta finito e misurato matematicamente, dove l ' uomo appare protagonista.
La chiesa barocca corrisponde allo stile culturale del ' 600. Si forma a Roma e in breve tempo si diffonde in tutta Europa. È un modo spettacolare e grandioso di fare arte, che celebra il potere e la ricchezza, con forme monumentali che devono meravigliare, mostrando l ' opulenza. L ' arte barocca si rivolge ai sensi, all ' istinto, alla fantasia, ai sentimenti e non più alla razionalità come nel rinascimento.
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