I Quaderni della Consapevolezza Comunicare per costruire ponti | Page 9
Da ciò deriva il bisogno di controllare la situa-
zione, ovvero di dominarla, per farla andare nel
modo che si pensa giusto essa debba andare.
Questa stessa situazione la si riscontra anche
nella vita di coppia, quando la donna (in genere
questo atteggiamento è tipico del genere femmi-
nile) si lascia affascinare da un uomo che le sem-
bra debba avere bisogno del suo aiuto per
migliorasi.
Facciamo l'impossibile, sforzandoci di essere
buone, perché non crediamo di esserlo. (…)
Quando la vita dell'altro è ingestibile, quando vi
sentite praticamente in dovere di assumerne la
direzione, di consigliarlo e incoraggiarlo, cercan-
do di modificare a tutti i costi la situazione,
dovete imparare a resistere e rispettare l'altro
abbastanza da permettergli di combattere da sé
le sue battaglie. (…) Se eccedete nel tentativo di
aiutare un uomo, vi ritroverete a recitare la parte
della 'madre severa' con il 'figlio disubbediente'.
(…) Il vostro compito consiste nell'affrontare le
paure che avete rispetto a ciò che potrebbe acca-
dere a lui e al vostro rapporto se non doveste
farvi più carico di tutto. (…) Una delle caratteri-
stiche primarie dell'amare troppo è un'assoluta
dipendenza, spesso mascherata da forza. (…)
Poiché le persone affette da dipendenza relazio-
nale hanno bisogno di sentirsi necessarie, in
effetti noi rischiamo di impedire agli altri di cre-
scere, assumendoci le loro responsabilità. (…) Il
bisogno di controllare gli altri, camuffato dal
voler essere utili, è un comportamento tipico
delle donne affette da dipendenza relazionale.
Quando amiamo troppo, se vogliamo curare noi
stesse, dobbiamo smettere di cercare modi per
aiutare gli altri. (…) Rinunciare al controllo di
chi vi sta vicino può provocarvi inizialmente la
sensazione fisica di cadere da una rupe. Vi sem-
brerà di aver perso il controllo di voi stesse e
avrete paura."
L'autrice americana Robin Norwood nel suo
"Un pensiero al giorno" così descrive questa
situazione di coppia.
"Molte donne commettono l'errore di cercare
un uomo con il quale costruire un rapporto,
senza prima essere riuscite a costruire un rap-
porto con se stesse; passano da un uomo all'al-
tro, cercando fuori ciò di cui sentono la mancan-
za. (…) Nessuno può amarci abbastanza da
appagarci, se non amiamo davvero noi stesse;
perché, quando nel nostro vuoto andiamo in
cerca d'amore, possiamo trovare solo un altro
vuoto. (…) 'Amare' diventa 'amare troppo'
quando il vostro partner non è quello giusto,
non si occupa di voi, non è emotivamente
disponibile e, ciò nonostante, non riuscire a
lasciarlo: anzi, lo desiderate e lo amate ancora di
più. (…) A volte, i nostri familiari e amici ci
chiedono insistentemente di spiegare loro come
mai qualcuno poco degno di ammirazione e per-
sino di considerazione riesca a suscitare in noi
un brivido d'attesa e un'intensità di desiderio che
non abbiamo mai provato con persone più gra-
devoli e presentabili. (…) Come possiamo spie-
gare di non trovare attraente la persona che lui
è, ma quella che, grazie a noi, potrebbe diventa-
re. Come possiamo ammettere a noi stesse che
amiamo qualcuno che non esiste ancora e siamo
affascinate dal nostro potere di dargli forma?
(…) Raramente noi donne che amiamo troppo
siamo davvero convinte, nel profondo del
cuore, di essere degne di amare e di essere
ricambiate per il solo fatto di esistere. Crediamo
invece di nascondere terribili difetti e mancanze,
che a fatica possiamo perdonarci. Viviamo con
il senso di colpa per queste manchevolezze e la
paura di essere scoperte.
Se analizziamo questo atteggiamento notiamo
che nasce, innanzitutto, da una scarsissima stima
di se stessi.
- Raramente noi donne che amiamo troppo
siamo davvero convinte, nel profondo del
cuore, di essere degne di amare e di essere
ricambiate per il solo fatto di esistere. Crediamo
invece di nascondere terribili difetti e mancanze,
che a fatica possiamo perdonarci. Viviamo con
il senso di colpa per queste manchevolezze e la
paura di essere scoperte.
- Nessuno può amarci abbastanza da appagarci,
se non amiamo davvero noi stesse; perché,
quando nel nostro vuoto andiamo in cerca d'a-
more, possiamo trovare solo un altro vuoto.
7