I Quaderni della Consapevolezza Comunicare per costruire ponti | Page 7
Di fatto, con questi atteggiamenti cerchiamo di
esercitare un controllo sulle situazioni esterne e
mettiamo quindi in atto certe tecniche perché ci
sentiamo vulnerabili. In base alle esperienze che
viviamo e secondo le nostre tendenze reagiremo
con manifestazioni più ying, passive, oppure più
yang, attive.
I primi, i Riservati, hanno assunto questo atteg-
giamento per difendersi dalle intrusioni dei tipi
predominanti, quindi cercano di eludere l'atten-
zione altrui, rimanendo distaccati. Alcuni di
questi però, utilizzano tale modalità per richia-
mare energia e attenzione dagli altri, che incurio-
siscono con il loro atteggiamento misterioso.
Quindi il Riservato si comporta in tal modo o
per proteggersi dalle ingerenze, o per attirare
energia, intrigando gli altri con il proprio com-
portamento impenetrabile.
Diverse sono le definizioni date a questi ruoli
che comunque si differenziano nelle due grosse
categorie quella degli attivi, predominanti e
quella dei passivi, sottomessi. Una terza catego-
ria che, pur sembrando morbida nel suo manife-
starsi iniziale, è invece dominatrice, è quella dei
seduttori.
Le Vittime sono persone che, all'inizio, attraggo-
no per la loro vulnerabilità e il loro bisogno
d'aiuto. Come ben si può comprendere questo
atteggiamento richiama l'attenzione altrui e per-
mette alla Vittima di sentirsi appagato dall'inte-
ressamento. Tuttavia, questo atteggiamento,
perpetrato nel tempo, porta il tipo vittima a far
pesare la propria situazione sugli altri, a farli sen-
tire colpevoli per il proprio misero stato.
Il p r e d o m i n a n t e è il tiranno, l'arrogante, quel-
lo che si impone verbalmente, e può anche arri-
vare alla forza fisica. Redfield, nel suo "Guida
alla Profezia di Celestino", ne individua di due
tipi: l'Intimidatore e l'Inquisitore.
Quelli che appartengono al primo gruppo, gli
Intimidatori, "sono coloro che costringono gli
altri a prestare loro attenzione, ricorrendo a un
atteggiamento aggressivo, alla forza fisica, alle
minacce e alle esplosioni di rabbia. Tengono
tutti in riga, spaventandoli (…). Gli Intimidatori
sono sempre al centro del palcoscenico e vi
fanno sentire spaventati o ansiosi. (…) Il loro
comportamento può variare dal dare ordini agli
altri, parlare incessantemente, essere autoritari,
inflessibili e sarcastici, all'essere addirittura vio-
lenti."
Queste persone non sono effettivamente inte-
ressate a trovare una soluzione, perché se così
avvenisse, finirebbe l'afflusso energetico che
ottengono dagli altri, di conseguenza, il fascino
che potevano esercitare all'inizio, presto scom-
pare, lasciando al suo posto un senso di ricatto
emotivo imprigionante e soffocante (è il classico
tipo della madre possessiva, che si sacrifica per il
figlio e vuole, in cambio, ottenere un continuo
riconoscimento del proprio affetto!).
Ma le caratteristiche passive non si manifestano
solo attraverso il "vittimismo", si possono anche
rivelare con l'atteggiamento remissivo di chi si
adatta alle situazioni esterne e ai comportamen-
ti invasivi altrui.
Il Remissivo è forse la categoria fra le più mani-
feste tra le donne che, per la nostra cultura, sono
state educate a fare spazio all'uomo e a utilizza-
re le proprie qualità per fare emergere gli uomi-
ni della famiglia.
Gli I n q u i s i t o r i sono invece "meno minacciosi
dal punto di vista fisico, ma distruggono spirito
e volontà, mettendo in discussione tutte le atti-
vità e motivazioni. Insistono continuamente sui
vostri errori", obbligando chi li ascolta a dover
costantemente dimostrare il proprio valore,
mettendoli così in un continuo stato di all'erta.
"In un primo tempo questi individui attirano per
la loro logica e intelligenza" ma poi sfibrano con
il loro spirito critico e perfezionista.
Sebbene la situazione culturale stia cambiando,
tale retaggio è ancora molto forte e subdolo, per
cui ancora presente, sebbene non sempre smo-
datamente palese.
Il passivo Redfield lo identifica in due compor-
tamenti: il R i s e r v a t o e d istante e la Vittima .
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