I Quaderni della Consapevolezza Comunicare per costruire ponti | Page 6
Per osservare se si è dotati di una buona maturi-
tà emotiva
- Provo quotidianamente sentimenti quali tri-
stezza, rabbia, paura?
- Lascio che qualcuno, trattandomi male, rovini
la mia giornata?
- Ho spesso reazioni emotive di cui mi pento?
- Mi condanno severamente se sbaglio e intanto
mi svaluto, dandolo per scontato, quanto ho
compiuto qualcosa in modo adeguato?
- Mi è difficile prendere decisioni e cerco sem-
pre di rimandare?
- Faccio fatica a vedere e accettare i miei limiti,
le mie debolezze?
- Ho un uso assolutistico del verbo dovere?
- Sono intollerante verso me stesso o altri?
- Percepisco gli eventi negativi come delle cata-
strofi personali quando potrebbero essere sem-
plicemente definiti come spiacevoli o fastidiosi?
- Ho rapporti conflittuali e poco piacevoli con
familiari, amici, colleghi…?
I L B I S O G N O D I P OT E R E
Ogni situazione di conflitto nasce da un deside-
rio/bisogno di dominio sull'altro e dalla conse-
guente azione di potere. Questo bisogno di
potere sull'altro è dovuto a un inesistente senso
di autorevolezza, ovvero a una poca, se non
nulla, stima in se stessi. Ovviamente, non poten-
do o non riuscendo ad avere abbastanza fiducia
in se stessi, nelle proprie qualità e capacità, per
sentirsi pari agli altri, o anche di più di loro, si
ricorre all'esercizio del potere. Questo atteggia-
mento, già di per sé scorretto, è espresso a volte
con fare manipolativo, altre volte, invece, in
modo dichiaratamente aggressivo, dove vince
chi grida di più, la legge del più forte.
- La manipolazione è spesso associata al modo
di fare femminile - ma anche a chi si trova in
posizione subordinata.
- L'arroganza dichiarata, è invece associata al
modo di fare maschile - ma anche a chi già è in
posizione di potere, e quindi non ha bisogno di
azioni subdole e manipolatorie per raggiungere
il dominio.
Tuttavia, nelle dinamiche interpersonali, questi
ruoli non sono sempre fissi e spesso si passa dal-
l'uno all'altro, in base alle posizioni individuali
del momento. Se, per esempio, in una discussio-
ne ci si trova in posizione di potere - anche se
solitamente non lo si è - e ciò lo si deve al fatto
che magari l'altro, nella situazione in questione,
si trova momentaneamente impossibilitato a far
valere le proprie ragioni, sarà più facile diventa-
re arroganti e dispotici. Come è vero il contra-
rio: se solitamente ci si trova in posizioni di
superiorità, se la situazione del momento ci fa
però slittare in una posizione meno facile da
imporre, allora si ricorrerà facilmente alla mani-
polazione.
James Redfield nel suo famoso libro "La profe-
zia di Celestino", afferma che si assumono dei
ruoli per una lotta di potere. Gli psicologi, in
genere, affermano che si adottano certi atteggia-
menti al fine di salvaguardare il proprio spazio
vitale o per ottenere attenzione.
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