Dopo la cottura i grappoli ormai esausti vengono mischiati insieme alle altre uve pigio-diraspate precedentemente e vanno in fermentazione in tini di castagno per circa 20 giorni attuando due follature giornaliere. Dopo la fermentazione il vino viene posto in barriques nuove di castagno locale per circa 18 mesi, a cui seguono altri 6 mesi di affinamento in bottiglia. Ma poi è nel bicchiere che questo vino esprime tutta la sua particolarità. Alla vista la caratteristica che più colpisce è la sua concentrazione, con quel colore rosso quasi impenetrabile con leggeri riflessi granato. Al naso è ricco di profumi di frutta secca con note speziate e tostate, in cui risaltano piacevoli note di vaniglia e tabacco dovute all’ invecchiamento in legno di castagno. Una complessità che in bocca si trova in perfetto equilibrio con
l ' alcolicità, tannicità, grassezza. In conclusione, un vino potente, estremo, longevo. E l’ azienda Caputalbus è l’ unica azienda in Italia a praticare questa antico metodo di lavorazione che consente di ritrovare sapori antichi e ormai quasi del tutto perduti. ■
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