ancora oggi troppo poco conosciuto e valorizzato . Infatti , oltre alle più note DOCG del Frascati Superiore e del Cesanese del Piglio , questi territori possono vantare la presenza di una lunga serie di vitigni autoctoni “ minori ”, ma non meno importanti , dei quali tuttavia per troppo tempo si erano perse le tracce . Tra essi , quello di cui oggi vogliamo parlarvi è forse uno dei vitigni autoctoni più antichi presenti in provincia di Frosinone . Il " Maturano ” è una varietà coltivata da secoli , in particolare nella Val di Comino , ma riportata in auge soltanto negli ultimi anni grazie ad un progetto di recupero dell ’ Arsial . Progetto che si è concluso nel 2010 con la definitiva iscrizione del Maturano al Registro nazionale delle varietà di “ vitis vinifera ”. Eppure lo stretto legame di questo territorio con la
produzione vitivinicola trova origini in tempi ben più lontani . Così almeno ci raccontano diversi Autori latini , tra i quali lo stesso Cicerone ( originario di Arpino ), sulla cui tavola il vino di queste zone non poteva mancare mai . Tutta la zona infatti , beneficia di condizioni geologiche e microclimatiche particolarmente favorevoli alla viticoltura . Contesto al quale il Maturano nel tempo si è adattato e legato indissolubilmente , cosa che gli ha permesso nel corso dei secoli di resistere a parassiti animali e vegetali . Se nel secolo scorso sono state essenzialmente le tante piccole produzioni familiari per autoconsumo a portarne avanti la coltivazione , oggi invece le Aziende vinicole che propongono e commercializzano il maturano si contano sulle dita di una mano .
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