I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 6
NASCE UNA NUOVA DOC: BENVENUTO “ CHIARETTO DI BARDOLINO ”
Il Chiaretto si separa dal Bardoli-
no e diventa una DOC autonoma.
Il Bardolino, a sua volta, torna
alle proprie origini ottocentesche
e valorizza le tre sottozone stori-
che: La Rocca, Montebaldo e Som-
macampagna. Lo ha deciso l’as-
semblea dei produttori bardoline-
si, su proposta del presidente del
consorzio di tutela, Franco Cristo-
foretti. “ Con la nascita della doc
autonoma del Chiaretto di Bardo-
lino e il riconoscimento delle tre
sottozone del Bardolino – spiega
Cristoforetti - trova completa-
mento il piano strategico traccia-
to dal giornalista Angelo Peretti e
approvato dal consiglio di ammi-
nistrazione del consorzio di tutela
nell’estate del 2008. Fu allora che
iniziò la scissione del percorso
identitario del Chiaretto e del Bar-
dolino, consentendo da un lato al
nostro rosé di diventare leader
produttivo assoluto tra i vini ro-
sati italiani e dall’altro di mettere
in luce la territorialità del Bardoli-
no, facendolo approdare per la
prima volta ai gradini più alti delle
guide di settore ”.
Con la Rosé Revolution del 2014 il
Chiaretto ha compiuto una netta
scelta stilistica, accentuando il
proprio carattere di rosé chiaro,
secco e agrumato e assume ora
piena indipendenza con una doc
a sé stante. Il Bardolino accentua
invece la propria connotazione
territoriale, mettendo a frutto i
risultati della zonazione del 2005
e del progetto Bardolino Village
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che ha visto una quindicina di pro-
duttori impegnati dal 2015.
“ Torniamo così – conclude Cristo-
foretti – per i nostri rossi di punta
a quelle tre sottozone che erano
già state dettagliatamente de-
scritte da Giovanni Battista Perez
alla fine dell’Ottocento, quando
i vini migliori della zona erano
esportati in Svizzera per essere
serviti insieme con i Borgogna e i
Beaujolais ”.
Le tre sottozone del Bardolino
doc saranno: La Rocca (relativa ai
comuni del territorio dell’antico
Distretto di Bardolino), Bardolino
Montebaldo (inerente il tratto
pedemontano dell’ex Distretto di
Montebaldo) e Bardolino Somma-
campagna (ossia l’area delle colli-
ne meridionali più a sud). Esordi-
ranno insieme al Chiaretto di Bar-
dolino DOC con la vendemmia
2018. La nascita della nuova doc
del rosé e le modifiche alla doc
del Bardolino apporteranno varie
modifiche all’assetto produttivo.
Il Chiaretto di Bardolino e il
Bardolino “base”, che continuerà
comunque ad essere prodotto,
avranno rese massime di uva di
120q/ha, contro gli attuali 130,
mentre per le tre sottozone del
Bardolino si scende a 100 q/ha.
I vini delle 3 sottozone usciranno
sul mercato non prima di settem-
bre dell’anno successivo alla ven-
demmia. I disciplinari prevedono
inoltre che si utilizzino solo uve
“fresche”, vietando quindi surma-
turazioni o appassimenti. ■
SPARISCE LA DICHIARAZIONE
DI GIACENZA CARTACEA
L'Agenzia per le Erogazioni in
Agricoltura ha accolto l’istanza di
FIVI, la Federazione Italiana Vi-
gnaioli Indipendenti , di rinunciare
alla richiesta di compilare la di-
chiarazione di giacenza in carta-
ceo. Sarà quindi sufficiente com-
pilare il registro telematico. AGEA
otterrà il dato direttamente dal
database del SIAN, evitando così
un inutile doppione.
Lo ha comunicato l’Agenzia stes-
sa con un addendum alla circolare
62281 del 31 luglio 2017. FIVI ave-
va scritto ad AGEA in agosto che
era pronta alla disobbedienza
civile nel caso in cui non fossero
state accolte le proprie richieste.
“ Siamo molto soddisfatti di que-
sto risultato - dichiara Matilde
Poggi, presidente FIVI – e siamo
grati al Direttore di AGEA per aver
voluto accogliere le nostre richie-
ste. Ci tengo a sottolineare che
questa è una vera semplificazione
che va a vantaggio di tutti i pro-
duttori di vino italiani, piccoli, me-
di e grandi. Stupisce vedere come
FIVI, che rappresenta i piccoli
vignaioli indipendenti, sia stata
l’unica ad avere il coraggio di
muoversi in questo senso.
Nessun' altra associazione di ca-
tegoria ha ritenuto opportuno
alzare la voce per chiedere di
cancellare questo adempimento
ormai inutile visto il passaggio al
sistema telematico di tenuta dei
registri ”. ■
Fonte: Ufficio stampa FIVI
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