I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 7
“ ELMO ”, UN NUOVO VITIGNO AUTOCTONO PER LA VALPOLICELLA
originario della regione austriaca
Una nuova varietà a bacca rossa è
della Stiria. Lo studio è avvenuto
stata scoperta da Cantina Valpan-
all’interno di un progetto finan-
tena Verona in un piccolo vigneto
ziato dal MiPAAF (denominato
della Valdonega, area collinare
RGV-FAO) finalizzato alla raccol-
che sovrasta il centro cittadino
ta, conservazione, documentazio-
della città scaligera.
ne ed utilizzazione di specie vege-
Un'uva dai grappoli spargoli ed
tali di grande rilevanza, tra cui la
acini scuri, ricchi di polifenoli ed
vite. Si è formalmente concluso la
antociani: l'analisi molecolare ha
scorsa settimana con la scelta
dimostrato che non ha nessuna
concordata da Cantina Valpante-
associazione con varietà finora
na e Guglielmo Ferrari del nome
conosciute e le è stato quindi dato
"Elmo" con cui procedere all’iscri-
il nome di Elmo. Il ritrovamento
zione del vitigno al Registro Na-
risale ancora al 2009, ma solo in
zionale delle Varietà di Vite .
questi giorni si è conclusa l'attivi-
“ Le viti di Elmo – spiega Stefano
tà di identificazione. Contempora-
Casali, agronomo di Cantina Val-
neamente il vitigno è stato indivi-
pantena Verona – hanno dimo-
duato anche a Valgatara, nel Co-
strato un’ottima resistenza ai pa-
mune di Marano di Valpolicella,
rassiti. La pianta è molto produt-
nella proprietà del viticoltore Gu-
tiva, genera grappoli spargoli ed
glielmo Ferrari. L'attività di identi-
acini scuri, ricchi di polifenoli ed
ficazione è stata affidata da en-
antociani, capaci di donare un
trambi al CREA ( Centro di ricerca
colore intenso e vivo al vino. Si
Viticoltura ed Enologia ) di Cone-
sposa benissimo con le più note
gliano, che, in c ollaborazione con
varietà veronesi utilizzate nor-
l’ex Centro per la Sperimentazio-
malmente nell’uvaggio del Valpo-
ne in Vitivinicoltura della Provin-
licella ”.
cia di Verona, ha avviato uno stu-
" La biodiversità – commenta Luigi
dio di approfondimento sulle ca-
Turco, presidente di Cantina Val-
ratteristiche viticole ed enologi-
pantena Verona - è da sempre un
che. L’analisi molecolare dei due
valore irrinunciabile per la nostra
vigneti ha dimostrato che si tratta
cantina cooperativa, che ogni an-
della stessa cultivar e che questa
no investe molte risorse per la
era diversa da qualsiasi altra va-
preservazione e il miglioramento
rietà conosciuta finora.
del territorio che viene coltivato.
L’attività di identificazione ha
Tra le varie attività di tutela che la
comportato ben 7 anni di ricerca e
Cantina intraprende c’è l’identifi-
di rilievi sul campo per individuare
cazione di vitigni rari e autoctoni
i principali caratteri fenotipici e
che vengono riscoperti negli oltre
produttivi di quest’uva, una sorta
750 ettari coltivati dai soci confe-
di stesura della sua carta di iden-
ritori ".
tità, in cui vengono descritti la
L’iscrizione di Elmo al RNVV e la
forma e la dimensione di tronco,
successiva classificazione in am-
tralci, grappolo, acini e foglie.
bito Regionale ne permetterà la
Sono state inoltre realizzate di-
possibilità di coltivazione e diffu-
verse microvinificazioni, sottopo-
sione. Appena l'iter di iscrizione
ste a panel di degustazione, per
sarà concluso, l'intenzione di Can-
comprovare le caratteristiche
tina Valpantena è di riprodurre il
qualitative dell’uva, da cui sono
vitigno per ricavarne un vigneto
emersi sentori di frutta rossa e
sperimentale. La valorizzazione di
spezia, che la rendono adatta an-
questo vitigno permetterà di dare
che all’appassimento. L'analisi
un importante contributo alla di-
genetica ha dimostrato che non
versificazione della piattaforma
esiste nessun rapporto di paren-
ampelografica e tipicizzare alcu-
tela con altre varietà coltivate in
ne produzioni enologiche dell’are-
loco e solo una lontana somi-
ale viticolo veronese. ■
glianza con il vitigno Wilbacher ,
finanziato dal
E’ LA SICILIA LA VERA CULLA
DELL’ENOLOGIA MONDIALE
Il vino più antico d’Italia e del
mondo è siciliano. Almeno in base
alle ultimissime scoperte.
Le analisi chimiche recentemente
condotte in un sito del Monte
Kronio, a circa 60 km da Agrigen-
to, su contenitori di coccio, hanno
fatto registrare la presenza di
acido tartarico e sali di sodio,
ingredienti tipici del vino, proprio
quelli che i ricercatori si aspet-
tano di trovare quando sono a
“caccia” di vini preistorici. E i suc-
cessivi test al Carbonio 14 hanno
dimostrato che tali resti risi les-
sero a circa 4 mila anni prima di
Cristo (quindi ben 6 mila anni or
sono) nella cosiddetta Età del
Rame.
Un’eccezionale scoperta che fa
spostare ulteriormente indietro la
data di nascita della più nobile
delle bevande.
PARTITO IL TRENO DEL VINO
Domenica 3 settembre ha preso
il via dalla stazione di Messina
l’originale iniziativa di Regione
Sicilia e Fondazione FS Italiane
denominata “ Il Treno del vino e
del gusto ”. Complessivamente di
6 eventi in treno storico associati
ad altrettante manifestazioni le-
gate all’enogastronomia del terri-
torio, uniti dal denominatore co-
mune delle rotaie. Su di esse,
infatti, diversi convogli d’epoca
toccheranno alcune tra le princi-
pali province dell’isola, da Paler-
mo fino all’Etna, accompagnando
i passeggeri-visitatori alla sco-
perta dei più importanti eventi in
programma tra settembre e otto-
bre. Biglietti in vendita presso
tutti i canali Trenitalia.
7