I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 94
rilascio del neurotrasmettitore.
LA NEUROMODULAZIONE
Un esempio di neuromodulazione è rappresentato dagli effetti presinaptici dei
mediatori chimici: il mediatore può agire anche a livello presinaptico potenziando o
riducendo l‘efficacia della trasmissione sinaptica, senza partecipare direttamente in
qualità di neurotrasmettitore.
Le terminazioni PRESINAPTICHE possono essere influenzate da neurotrasmettitori
o da altre sostanze che vengono prodotte localmente. Questa influenza può
determinare un aumento o una riduzione del rilascio del neurotrasmettitore.
Ad esempio le terminazioni nervose dei sistemi simpatico e parasimpatico sono in
grado di interagire fra di loro, ad esempio a livello intestinale, in quanto il
neurotrasmettitore di un sistema può inibire il rilascio del neurotrasmettitore da parte
dell‘altro sistema. È quindi possibile che gli effetti opposti dei due sistemi a livello
intestinale siano dovuti, oltre che all‘effetto opposto dei due neurotrasmettitori sulla
muscolatura liscia, all‘inibizione della liberazione di Ach da parte della nora che
agisce presinapticamente sulle terminazioni parasimpatiche. È stato dimostrato che
anche a livello cardiaco esiste un sistema di inibizopne presinaptico reciproco: la
noradrenalina inibisce la liberazione di Ach e l‘Ach inibisce il rilascio della
noradrenalina.
Oltre a questo tipo di interazione "eterotropica" esiste anche una modulazione
"omotropica" dove lo stesso neurotrasmettitore legandosi alle terminazioni
presinaptiche modula la terminazione dalla quale è stato liberato.
Questi autorecettori presinaptici sono farmacologicamente distinguibili da quelli
postsinaptici: questo consente la produzione di agonisti o antagonisti dei recettori pre
o postsinaptici.
FASI DELLA NEUROTRASMISSIONE
Tutte le fasi del processo di sintesi, di liberazione e di ricaptazione dei
neurotrasmettitori possono essere farmacologicamente modificate. Queste fasi
rappresentano quindi i siti d‘azione dei farmaci, e sono:
1. Captazione dei precursori;
2. Sintesi del trasmettitore;
3. Accumulo intravescicolare del trasmettitore;
4. Degradazione del trasmettitore in eccesso;
5. Depolarizzazione indotta da un potenziale d‘azione prolungato;
6. Flusso di Ca++ verso l‘interno;
7. Liberazione del trasmettitore tramite esocitosi;
8. Diffusione sulla membrana postsinaptica (questo è l‘unico processo che non
può essere farmacologicamente modificato).
9. Interazione con i recettori postsinaptici;
10. Inattivazione del trasmettitore;
11. Ricaptazione del trasmettitore o dei prodotti di degradazione;
12. Interazione con i recettori presinaptici.
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