I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 86
INTERAZIONI FARMACO-RECETTORE
Pochi farmaci, se non nessuno, possiedono specificità assoluta, ma la maggior parte è
dotata di relativa selettività; p. es., l‘atropina inibisce le azioni dell‘acetilcolina sulle
ghiandole esocrine e sulla muscolatura liscia, ma non quelle sulla muscolatura
scheletrica. L‘azione di tali farmaci selettivi è dovuta al loro legame fisico-chimico
con componenti cellulari denominati recettori. I recettori fisiologici sono
macromolecole implicate nella trasmissione chimica dei segnali tra una cellula e
l‘altra e all‘interno delle cellule. Una molecola che si lega a un recettore è definita
ligando. Quando un ligando (ormone, neurotrasmettitore, messaggero intracellulare o
farmaco esogeno) si combina con un recettore, la funzione cellulare viene modificata
; ciascun ligando può interagire con più sottotipi di recettori. I recettori attivati
regolano direttamente o indirettamente i processi biochimici cellulari (p. es., la
conduttanza ionica, la fosforilazione proteica, la trascrizione del DNA). In molti casi,
i recettori situati all‘interno della membrana cellulare sono accoppiati per mezzo di
proteine leganti il guanin nucleotide (proteine G) con vari sistemi effettori cui
partecipano molecole intracellulari che funzionano da secondi messaggeri.
I recettori sono strutture dinamiche, influenzate sia da fattori esterni sia da
meccanismi regolatori intracellulari. La up-regulation e la down-regulation dei
recettori riguardano fenomeni di adattamento ai farmaci i quali possiedono importanti
implicazioni cliniche (desensibilizzazione, tachifilassi, tolleranza, resistenza
acquisita, ipersensibilità da sospensione).
Le specifiche regioni molecolari delle macromolecole recettoriali alle quali si lega il
ligando vengono dette siti di riconoscimento. Un farmaco può interagire a livello
dello stesso sito con il quale interagisce un agonista endogeno (ormone o
neurotrasmettitore), oppure a livello di un sito diverso. Gli agonisti che si legano a
siti adiacenti o differenti sono talvolta denominati agonisti allosterici. I farmaci
vengono legati anche in modo non specifico, cioè a livello di siti molecolari non
connotati come recettori (p. es., le proteine plasmatiche).
La teoria recettoriale dei farmaci, basata sulla legge dell‘azione di massa, è in qualche
modo paragonabile alle analisi cinetiche dell‘interazione e dell‘inibizione tra enzimi e
substrati. Molti meccanismi biochimici dei farmaci possono essere studiati
nell‘ambito di questo modello di riferimento (p. es., le interazioni tra aspirina e
inibitore della prostaglandina sintetasi, tra neostigmina e inibitore della colinesterasi,
tra selegilina e inibitore della monoaminossidasi B). La teoria recettoriale dei farmaci
include i concetti di affinità (la probabilità che un farmaco occupi un recettore in un
determinato momento) e di efficacia intrinseca (attività intrinseca), che esprime le
complesse associazioni tra la concentrazione del farmaco o del ligando, gli stati di
attivazione dei recettori e la risposta funzionale cellulare o tissutale.
Le funzioni fisiologiche (p. es., la contrazione, la secrezione) sono regolate da
meccanismi multipli mediati da recettori e di conseguenza possono essere modulate
da stimoli molecolari differenti. Tra l‘interazione molecolare iniziale farmacorecettore e la risposta finale tissutale od organica vi può essere l‘interposizione di
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