I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 756
La letteratura è piena di termini alternativi per l‘alopecia androgenetica nelle donne,
compresi alopecia di tipo femminile, alopecia androgenetica, calvizie comune
femminile, e alopecia diffusa (ormonale).
La caduta di capelli nelle donne colpite da alopecia androgenetica è molto più
probabile che si noti per la prima volta tra i trenta e i quaranta anni, rispetto ai ventitrenta anni negli uomini. E‘ particolarmente probabile che inizi in coincidenza di un
cambiamento ormonale, ad esempio l‘inizio o l‘arresto nell‘assunzione di pillole
contraccettive, il periodo post-parto, il periodo post-pubarcale, i periodi
perimenopausali e postmenopausali. La recessione bitemporale avviene al momento
della maturazione sessuale nell‘80 percento delle donne come nella maggior parte
degli uomini, ma è generalmente molto meno prominente nelle donne. La recessi one
bitemporale profonda nelle donne, come negli uomini, è più probabile che si associ
con il più ovvio fenotipo maschile dell‘alopecia androgenetica. In entrambi i sessi,
l‘area a rischio è l‘intera parte superiore del cuoio capelluto, ma nelle donne c‘è
generalmente una diffusa diminuzione di densità in tutta l‘area, rispetto allo schema
visto negli uomini.
Nel 5 percento circa delle donne con alopecia androgenetica, c‘è una diminuzione
globale di densità di capelli nel cuoio capelluto, sebbene sia più prominente sulla
sommità. Nelle donne con alopecia androgenetica, ci può essere una diminuzione
triangolare della densità di capelli nell‘area frontale, subito dietro una frangia
frontale. Questa conservazione dell‘attaccatura frontale è un‘altra differenza
fenotipica tra donne e uomini nell‘alopecia androgenetica.
Ludwig divise arbitrariamente l‘alopecia androgenetica femminile in tre specie basate
sulla densità di capelli.
Quelle della prima specie costituiscono la grande maggioranza delle donne colpite da
alopecia androgenetica, ma la perdita di capelli può essere distinguibile solo
paragonando l‘ampiezza relativa della scriminatura sulla sommità del cuoio capelluto
con quella del lato occipitale.
Le donne della terza specie Ludwig sono rare e, come quelle donne in periodo
premenopausale che assumono uno schema maschile con una profonda recessione
frontale, richiedono un accertamento per un potenziale stato iperandrogeno.
Sulzberger, Witten, e Kopf per primi osservarono alcune importanti scoperte cliniche
nelle donne con "alopecia diffusa". I capelli, oltre a diventare più sottili e meno
compatti, per la paziente sono spesso meno docili. Le pazienti possono notare anche
un‘accresciuta untuosità e, spesso, sintomi di "fragilità, formicolio, pelle d‘oca,
bruciore, prurito ed una spiacevole ipersensibilità del cuoio capelluto." L‘incidenza
dell‘alopecia androgenetica nelle donne è stata stabilita tra l‘8 ed il 25 percento, ma
questi studi possono aver escluso quelle donne con bassi livelli di diradamento, che
sono prontamente camuffati. Venning e Dawber scoprirono che su 254 donne in
premenopausa osservate in una clinica dermatologica senza la caduta di capelli come
disturbo, 220, o l‘87 percento, avevano una caduta della specie I - III Ludwig, e 34, o
il 13 percento, avevano un‘alopecia del tipo II- IV Hamilton. L‘alopecia
androgenetica sembra essere comune nelle donne come negli uomini.
Nelle donne, una diminuzione della densità di capelli diventa specialmente
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