I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 754

Il recettore degli androgeni è una proteina citosolica presente principalmente nelle cellule della papilla dermica e nei cheratinociti del dotto pilo sebaceo. Il modello più probabile prevede la diffusione degli androgeni attraverso la membrana plasmatica e quindi la formazione di un complesso androgeno-recettore. Non tutti gli androgeni possiedono uno stesso grado di affinità verso il recettore, esiste una scala di preferenza che vede il diidrotestosterone al primo posto seguito dal testosterone, dagli estrogeni e dai progestinici. Una volta formatosi, il complesso androgeno-recettore è in grado di diffondere nel nucleo dove subisce dei cambiamenti nella propria conformazione esponendo dei siti sterici che interagiscono con la cromatina nucleare provocando un cambiamento nella trascrizione del DNA e nella sintesi proteica. Non tutti gli steroidi legati al recettore provocano a livello nucleare lo stesso grado di risposta, il complesso ddidrotestosterone-recettore ha una affinità per la cromatina maggiore del complesso testosterone-recettore. I recettori citosolici degli androgeni possono esistere in due aggregazioni diverse: monomeri o tetrameri. L'affinita del monomero verso gli androgeni è maggiore e maggiore è anche la diffusione del complesso androgeno-monomero attraverso la membrana nucleare rispetto al complesso androgeno-tetramero; si è anche osservato che il rapporto monomero/tetramero è più alto nei follicoli del cuoio capelluto dei soggetti calvi. ANATOMIA PATOLOGICA Quella androgenetica è un'alopecia di tipo non cicatriziale. Istopatologia I reperti istopatologici nell'alopecia androgenetica sono simili nell'uomo e nella donna. Con il progressivo accorciamento dei cicli pilari, assistiamo alla miniaturizzazione dei capelli terminali fino alla loro trasformazione in peli velli. I follicoli superficializzano cosicchè molti bulbi di questi capelli miniaturizzati vengono a trovarsi nel derma medio o addirittura papillare. Delle bande fibrose collegano questi follicoli al tessuto sottocutaneo. . Secondo Kligman questo reperto è patognomonico per l'alopecia androgenetica. Sulla lunghezza di questi cordoni fibrosi è possibile osservare dei piccoli ammassi globoidi che derivano dalla guaina connettivale dei follicoli in anagen dei cicli precedenti. Questi sono i cosidetti "corpi di Arao" e segnano il livello progressivamenteraggiunto via via dal follicolo ora miniaturizzato verso la propria superficializzazione. Si assiste così ad una diminuzione dei capelli terminali ed ad un'incremento delle bande fibrose e dei peli velli. Possono, inoltre, essere presenti un certo numero di capelli con un fusto di diametro intermedio tra i 0,03 e 0,06 mm. La progressiva riduzione della durata della fase anagena ma non di quella telogena provoca un aumento della conta dei capelli in fase telogena. Un rapporto tra capelli terminali e vellus inferiore a 4 ad 1 indica una situazione di miniaturizzazione.Un lieve infiltrato linfoistiocitario a livello perifollicolare a lvello della parte superiore del follicolo è presente in circa 1/3 dei casi di alopecia androgenetica come anche nei gruppi di controllo; Un infiltrato linfoistiocitario invece di grado discreto è presente 754