I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 690
a. l‘I. agisce sui trasportatori di glucosio ,facilitando il trasporto di glucosio
attraverso le membrane cellulari
b. Sul fegato l‘I. riduce la glicogenolisi, la chetogenesi, il catabolismo proteico\
incrementa la sintesi di glicogeno, acidi grassi, proteine
c. Sui muscoli l‘ I. incrementa la sintesi proteica , incrementando l‘ uptake di
amminoacidi, incrementa la sintesi di glicogeno
d. Sul tessuto adiposo l‘ I. riduce la lipolisi, attiva 1 lipoprotein-lipasi che
idrolizza i trigliceridi delle lipoproteine
L‘insulina deve essere somministrata per via parenterale in quanto viene distrutta
durante il transito gastrointestinale. Viene somministrata solitamente per via
sottocutanea, ma nei casi di emergenza può essere iniettata ev o intramuscolo.
Oggi si usa prevalentemente l‘insulina umana (sintetizzata per modificazione
dell‘insulina di maiale o mediante l‘uso di microorganismi con la tecnica del DNA
ricombinante), mentre prima si utilizzava insulina estratta da pancreas di maiale o
bovino.
Le varie insuline si distinguono in base al tempo che impiegano per "attivarsi":
Insulina ad effetto rapido (solubile): con iniezione sottocutanea inizia il suo
effetto in circa 10 minuti, l‘effetto massimo si ha dopo 2-5 h e dura per 5-8 h.
Questa insulina viene usata in caso di emergenza; se usata da sola deve essere
somministrata 4 volte al giorno, ma può essere miscelata con l‘insulina ad
effetto intermedio;
Insulina ad effetto intermedio (isofano, bifasica, sospensione di insulina zinco
amorfa): inizia il suo effetto in 2 h. L‘effetto massimo si raggiunge in 4-12 h, e
l‘effetto dura dalle 12 alle 24 h. Può essere miscelata con insulina solubile, e
viene utilizzata per iniziare il regime di 2 somministrazioni giornaliere;
Insulina ad effetto prolungato (sospensione di insulina zinco cristallina oppure
miscelata: cristallina 70% più amorfa 30%): l‘effetto inizia circa 5 h dopo la
somministrazione della soluzione cristallina, e dopo 2 ore la somministrazione
di quella miscelata. L‘effetto massimo si ha fra le 8 e le 24 h e può durare fino
a 36 h.
Si può sviluppare una forma di resistenza all‘insulina dovuta alla formazione di
anticorpi, più marcata con l‘uso dell‘insulina bovina. Praticamente tutti i pazienti
trattati con insulina animale sviluppano anticorpi, ma solitamente il titolo è basso.
Anche l‘insulina umana può sviluppare immunogenicità, a causa anche dei
cambiamenti fisici che la molecola incontra dopo la somministrazione.
Aspetti farmacocinetici
Il protocollo terapeutico più utilizzato nel trattamento del IDDM consiste
nell‘iniezione, due volte al giorno, prima della colazione e del pasto serale, di una
combinazione di preparati di insulina ad azione breve ed intermedia.
L‘infusione endovenosa di insulina solubile si usa nel trattamento d‘emergenza della
chetoacidosi diabetica, in associazione di grandi volumi di soluzioni isotoniche e di
cloruro di potassio. I pazienti con IDDM che hanno insufficienza renale allo stadio
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