I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 663
pubblicati, l‘esomeprazolo (20 mg o 40 mg al giorno) è stato confrontato con
l‘omeprazolo (20 mg al giorno) per 8 settimane in oltre 6000 pazienti.
Complessivamente, secondo i revisori degli studi, l‘esomeprazolo non ha
dimostrato alcuna superiorità rispetto all‘omeprazolo: infatti in due studi la
differenza fra i trattamenti non è risultata statisticamente significativa mentre nei
due studi dove lo era i dosaggi utilizzati non erano farmacodinamicamente
equivalenti. Nel trattamento di mantenimento per la prevenzione delle recidive
l‘esomeprazolo è risultato più efficace del placebo ma, anche in questo caso, 40
mg non sono risultati superiori a 20 mg. In uno studio, 40 mg di esomeprazolo si
sono dimostrati più efficaci di 30 mg di lansoprazolo, indipendentemente dalla
gravità della patologia all‘inizio del trattamento 10. Reflusso gastroesofageo Il
dossier dell‘FDA riporta tre studi in doppio cieco in cui sono stati confrontati
esomeprazolo 40 mg, esomeprazolo 20 mg e omeprazolo 20 mg assunti una volta
al giorno in pazienti (oltre 2500) che soffrivano di pirosi da almeno sei mesi.
Nessuno degli studi ha confermato la superiorità dell‘esomeprazolo (né a 20 né a
40 mg) rispetto a 20 mg di omeprazolo. In uno studio della durata di sei mesi, 324
pazienti che avevano dimostrato una completa risoluzione dei sintomi dopo un
precedente trattamento di 4 settimane con esomeprazolo 20 mg o omeprazolo 20
mg, hanno proseguito lo studio assumendo al bisogno esomeprazolo 20 mg o
placebo. Nel gruppo trattato con placebo è risultata superiore la percentuale di
pazienti che hanno abbandonato lo studio per inefficacia del trattamento.
Eradicazione dell‘Helicobacter pylori: Due studi in doppio cieco hanno incluso
rispettivamente 448 e 446 pazienti. Nel primo studio i pazienti, positivi al test
dell‘urea ma senza ulcera attiva, sono stati trattati con esomeprazolo 20 mg o
omeprazolo 20 mg in associazione a amoxicillina 1 g e claritromicina 500 mg, due
volte al giorno per sette giorni. La differenza fra le percentuali di eradicazione (in
media 89%) non è risultata statisticamente significativa. Nel secondo studio, lo
stesso trattamento è stato somministrato a pazienti positivi al test dell‘urea e con
ulcera duodenale attiva. Alla fine del trattamento non vi è stata differenza fra i due
gruppi in termini di percentuali di cicatrizzazione. Effetti indesiderati: Nel corso
degli studi clinici l‘esomeprazolo è risultato ben tollerato, come del resto tutti gli
altri esponenti di questa classe. Gli effetti indesiderati sono gli stessi che
caratterizzano l‘omeprazolo e gli altri IPP, in generale sono di lieve entità e poco
frequenti; quelli più comunemente riportati sono stati diarrea (3,7%), dolore
addominale (3,5%) mal di testa (3%) e nausea (2,2%). Il farmaco si è rivelato
sicuro anche per trattament H