I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 635
al dosaggio di 2,5 mg una sola volta al giorno, 6-8 ore dopo l'operazione
chirurgica. Il più comune effetto indesiderato del farmaco è il sanguinamento.
2. ANTAGONISTI DELLA VITAMINA K (anticoagulanti orali)
Molti fattori proteici coinvolti nelle reazioni della coagulazione come i fattori II, VII,
X dipendono x la loro attivazione dalla vitamina K come cofattore. Infatti tali
fattori(proteine) subiscono una modificazione post- traslazionale x divenire attivi in
cui dei residui di acido glutammico( amminoacidi presenti in tali proteine) vengono
carbossilati da 1 carbossilasi che richiede come cofattori la vitamina K, l‘ O2 e la
CO2. La vitamina K viene ossidata ad epossido durante la reazione e viene
rigenerata(ridotta) dopo la reazione da 1 reduttasi specifica Tali molecole antagonisti
della vitamina K provocano un blocco di questa reduttasi specifica (che normalmente
riduce la vitamina K e la riattiva x 1 nuova decarbossilazione). Cosi‘ si provoca la
produzione di fattori della coagulazione inattivi perche‘ sono privi delle catene
laterali gamma-carboxi-glutammiliche, necessarie ai fattori x il legame del Ca++ e la
conseguente attivita‘. Gli effetti anticoagulanti sono antagonizzati dalla
somministrazione di vitamina K. La warfarina resta per 42 ore, si lega con proteine
(albumina) al 98%.La restante parte libera (2%) è quella che ne permette l‘azione. Se
questa parte aumenta, anche di poco (dal 2 al 3%) può dare emorragie.
Il paziente trattato con warfarina è scoagulato, quindi bisogna controllarne l‘effetto.
Le Indicazioni degli Anticoagulanti Orali sono:
Trombosi venose
Embolia polmonare
Cardiopatia coronarica
Miocardiopatia dilatativa
Fibrillazione atriale
Protesi valvolari cardiache
Valvulopatia mitralica
Questi farmaci, a differenza dell‘eparina, possono essere usati cronicamente.
Fattori che aumentano l‘azione degli anticoagulanti orali
Questi fattori sono da tenere fortemente in considerazione, in quanto aumentano il
rischio già presente di emorragia.
Questi fattori sono:
Diminuzione della vitamina K;
antibiotici ad ampio spettro che interferiscono co n la sintesi intestinale della
vitamina K;
malattie epatiche, che interferiscono con la sintesi dei fattori della
coagulazione;
febbre e tireotossicosi, che >> il metabolismo e quindi >> la velocità di
degradazione dei fattori della coagulazione.
Oltre a questi fattori, vi sono alcuni farmaci che interagiscono con gli anticoagulanti
orali, aumentandone l‘effetto:
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