I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 633
L‘eparina agisce con un meccanismo chimico-fisico che non prevede recettori. Si
lega a proteine o fattori della coagulazione potenziando l‘azione dell‘AtIII (ecco
perché agisce anche in vitro), aumentandone la velocità di reazione. Legandosi al
complesso AtIII+ trombina, forma un complesso terziario che non permette la
formazione della fibrina. Anche il fattore Xa è un sito di azione dell‘eparina.Ha un
grande effetto coagulante che se non controllato può dare emorragie. La sua azione
dipende dalla concentrazione di AtIII nei pazienti; se quest‘ultima varia si possona
avere variazioni negativa o positive dell‘azione dell‘eparina. L‘ Eparina:
NON può essere somministrata per os (via orale) perché è degradata dalle
eparinasi
Per via parenterale: la più efficace è l‘e.v. o, in trattamenti di mantenimento,
per via sottocutanea (s.c.) in zone con molto adipe (regione ombelicale); ciò
perché in zone molto irrorate (i.m.) può dare emorragie,ematomi.
Breve durata d‘azione (60‘), poi è degradata
La somministrazione dell‘eparina quindi deve essere fatta per via sottocutanea o
endovenosa. La somministrazione IM deve essere evitata in quanto si possono
formare degli ematomi. Si osservano 2 fasi di eliminazione, una rapida e l‘altra lenta;
queste fasi sono legate alla presenza di recettori posti sulle cellule endoteliali e sui
macrofagi. L‘effetto della somministrazione ev è immediato, mentre l‘effetto della
somministrazione sottocutanea arriva dopo circa 60 minuti. L‘emivita plasmatica
dell‘eparina è di 40-90 minuti. Le eparine a basso p.m. vanno somministrate per via
sottocutanea, ed hanno affinità inferiore, rispetto all‘eparina naturale, per le proteine
plasmatiche: la loro emivita è quindi maggiore ed indipendente dalla dose. Il
monitoraggio dell‘azione dell‘eparina viene fatto con la valutazione dell‘APTT
(tempo di tromboplastina parzialmente attivata). La dose è importante.In commercio
si trova in fiale a varie concentrazioni; esiste la calciparina e l‘eparina sodica. Si
somministrano 10.000 unità per Kg ogni 6 ore; si può aumentare a 24-30.000 unità,
per e.v. in infusione continua. Naturalmente bisogna sempre monitorare l‘AtIII.
Indicazioni dell‘eparina:
Profilas si e terapie delle malattie tromboembolitiche
Coaudiuvante nelle terapie dell‘infarto miocardico, per evitare fenomeni
trombotici e per proteggere i vasi (per non più di 5-7 giorni)
Eparinizzazione del sangue in caso di circolazione extracorporea e di rene
artificiale
Tossicità dell‘eparina:
Manifestazioni emorragiche
Piastrinopenia. Può essere presente una transitoria diminuzione delle piastrine,
che si osserva nel 30% dei pazienti. Molto raramente si può osservare una
trombocitopenia più grave che si osserva 12-14 giorni dopo l‘inizio della
terapia. Il dermatan solfato, di recente sintesi aumenta l‘azione del cofattore II
dell‘eparina, e non provoca sanguinamenti.
Reazioni allergiche, perché formando complessi con proteine può scatenare
reazioni immunomediate
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