I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 618
in un soggetto che abbia assunto anche etanolo, appaiono potenziati rispetto a quelli
indotti dall'assunzione del solo gas E' stato inoltre osservato che la presenza in
anamnesi di uso di cannabis appare intensificare gli effetti soggettivi indotti
dall'inalazione di questo gas .
Abuso e dipendenza
E' stato evidenziato che il protossido d'azoto produce una serie di effetti soggettivi e
comportamentali le cui caratteristiche appaiono simili a quelle indotte da sostanze sia
stimolanti, che depressive, che allucinogene . Ciò differenzia marcatamente gli effetti
del protossido d'azoto da quelli indotti da concentrazioni subanestetiche di altri
anestetici volatili , e ne sottolinea la singolarità del profilo farmacologico tra le
sostanze abusate per via inalatoria.
L'effetto anestetico del protossido d'azoto sembra essere correlato ad un'azione sul
sistema oppioide , sebbene i dati presenti in letteratura siano controversi. Meno
probabile appare il coinvolgimento del sistema oppioide endogeno in altri effetti del
gas, inclusi quelli più strettamenti relativi al suo abuso: è stata infatti dimostrato che
gli effetti soggettivi e psicomotori del protossido d'azoto non sono antagonizzati dal
naloxone . Accertata è invece l'azione del gas sul sistema GABAergico, essendo la
sua azione anestetica ed ansiolitica antagonizzata dal flumazenil : anche alcuni degli
effetti soggettivi da esso indotti nell'uomo appaiono ridotti dall'antagonista dei
recettori delle benzodiazepine, risultato invece privo di azione sui suoi effetti
psicomotori . Recenti ricerche hanno evidenziato che il protossido d'azoto, a
concentrazioni anestetiche, antagonizza i recettori per l'NMDA.
Complicanze psichiatriche ed organiche
Sono descritti in letteratura casi di mieloneuropatia periferica, riconducibili a carenza
di idrossicobalamina (Vitamina B12), inattivata per effetto diretto del protossido
d'azoto, e regredita con la somministrazione della vitamina stessa In uno dei casi
riportati, la carenza aveva condotto il soggetto (una donna di 21 anni) a ricovero in
ambiente psichiatrico con diagnosi di nevrosi isterica (sindrome di conversione).
Anestetici generali
Sono pochi i dati in letteratura riguardanti l'abuso di anestetici volatili, di cui si
intuisce la non facile reperibilità e quindi il possibile utilizzo a scopo d'abuso solo
relativo al personale addetto . Sono comunque state evidenziate differenze, nonché
similitudini, tra gli effetti psicotropi e motori indotti da anestetici volatili e gassosi:
ad esempio gli anestetici volatili sembrano indurre alterazioni psicomotorie e
sonnolenza di maggiore entità rispetto a quelle indotte dal protossido d'azoto
Un recente studio effettuato allo scopo di caratterizzare gli effetti di rinforzo, nonché
gli effetti psicomotori e soggettivi del sevoflurano a concentrazioni subanestetiche in
volontari sani, ha messo in evidenza che, sebbene l'anestetico da solo non appaia
possedere proprietà di rinforzo, tali proprietà possono rendersi evidenti in soggetti
che fanno uso di alcol.
Conclusioni