I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 578

35 FARMACI ANTIDEPRESSIVI La depressione è un disturbo del tono dell‘umore: patologia o manifestazione di diverse patologie. Elementi depressivi sono presenti in molti disturbi psichiatrici. Spesso è difficile capire se lo squilibrio nel rilascio di nt sia primitivo o secondario a eventi della vita, comunque nella depressione endogena, grave, con elemento dissociativo e nessun riferimento a eventi della vita, lo squilibrio è primitivo. La depressione si può accompagnare a fenomeni eccitativi (maniacali o ipomaniacali): è il diturbo bipolare o psicosi maniaco-depressiva. Mania = comportamento eccessivo, con delirio (di grandezza, erotico) La mania può avere effetti gravi sul paziente e su chi lo circonda. Si possono commettere azioni sconsiderate e pericolose. Il comportamento maniacale franco è evidente, manca grossolanamente il giudizio critico. Se invece permane un relativo giudizio critico, può essere difficile riconoscere la mania, almeno ad un osservazione superficiale. Probabilmente l‘asssociazione depressione-mania è un meccanismo fisiologico per respingere la depressione. Non c‘è mania se prima non si ha depressione. Anche la gravità della mania è in genere proporzionale a quella della depressione. Ciclotimia = fasi depressive alternate a fasi di tipo eccitatorio. Sono importanti serotonina e il suo derivato melatonina. In genere nell‘alternanza prevale la depressione.E‘ una psicosi perché manca esame della realtà e si ha un disturbo dissociativo sia nella fase depressiva (meno evidente), sia in quella maniacale (più evidente).Per controllare la fase maniacale si usano i neurolettici. La fase depressiva diventa col tempo avulsa dagli eventi della vita, che magari all‘inizio ne erano stati causa. La sofferenza è grave e l‘elemento dissociativo marcato, tanto che se il paziente arriva al suicidio si può pensare che vuole eliminare l‘io depresso per vivere. E‘ inutile e perfino controproducente cercare di convincere il paziente che deve trovare in sé la forza di reagire. A partire dagli anni 50 vennero introdotti farmaci antidepressivi, a partire da osservazioni casuali. I primi furono gli inibitori delle MAO, come l‘iproniazide, analogo strutturale dell‘isoniazide (usato contro la TBC). Notando che l‘isoniazide aveva effetti sul comportamento dei pazienti trattati per la TBC, si penso‘ di utilizzarne un derivato meno tossico come l‘iproniazide come antidepressivo. Per ridurre ancora la tossicità si svilupparono altri derivati, come la tranilcipromina (l‘unico ancora in uso).Gli inibitori selettivi reversibili sono stati prodotti nell‘ultimo decennio. 1. MAO INIBITORI La MAO è 1 enzima mitocondriale presente nei neuroni, nell‘ intestino e nel fegato, che provvede a deamminare ossidativamente e a