I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 577

L'impiego dello Ziprasidone è associato al prolungamento dell'intervallo QTc all'ECG. - ARIPIPRAZOLO L' Aripiprazolo è un nuovo farmaco antipsicotico. Il dossier contiene i dati degli studi clinici di questo farmaco. Sono stati coinvolti più di 3.400 pazienti con schizofrenia. Aripiprazolo ha fornito significativi miglioramenti dei sintomi della schizofrenia rispetto al placebo. L'interruzione del trattamento a causa di gravi effetti indesiderati non è stata significativamente diversa tra il gruppo dei pazienti trattati con Aripiprazolo ed il gruppo placebo. L'Aripiprazolo è stato studiato anche in altri disturbi psichiatrici, come la psicosi nella malattia di Alzheimer e nel disturbo bipolare. Si ritiene che l'Aripiprazolo presenti un meccanismo d'azione diverso rispetto agli altri antipsicotici. L'Aripiprazolo agisce attraverso un potente, parziale agonismo dei recettori della dopamina D2 ed un parziale agonismo dei recettori serotoninergici 5HT1A ed antagonismo dei recettori 5HT2A. L'ipotesi su cui si basa il trattamento con Aripiprazolo è che la stabilizzazione dei sistemi dopaminergici e serotonininergici svolga un ruolo chiave nel ridurre i sintomi della schizofrenia. Studi clinici, eseguiti su 1.238 pazienti, con recidive di schizofrenia hanno dimostrato che l' Aripiprazolo produce significativi miglioramenti sui sintomi positivi o negativi della schizofrenia. Il trattamento con Aripiprazolo è stato associato a ridotti cambiamenti di peso e a minimi sintomi extrapiramidali. Il farmaco ha prodotto un modesto effetto sedativo rispetto al placebo (11% versus 8%). Non sono state osservate differenze con il placebo nel prolungamento dell'intervallo QTc I più comuni effetti indesiderati sono stati: cefalea ( 32% per Aripiprazolo versus 25% per il placebo ), stato d'ansia ( 25% vs 24% ) ed insonnia ( 24% vs 19% ). Il dosaggio efficace dell' Aripiprazolo è compreso tra i 10 ed i 30 mg. La dose iniziale raccomandata è di 10 mg (una compressa die) . 9. SALI DI LITIO CARBONATO DI LITIO Il litio : a) modifica la distribuzione del Na+, del Ca++, e del Mg++ nel SNC b) interferisce col metabolismo delle amine biogene coinvolte nella fisiopatologia dei disturbi dell‘ umore favorendo la loro inattivazione c) inibisce la liberazione della NA e DA d) potenzia la liberazione di 5HT e) inibisce le fosfatasi , diminuendo le [IP3] intracell dei neuroni stimolati intensamente. È utile soprattutto nel controllo della fase maniacale della malattia maniacodepressiva, ma è efficace anche nella malattia unipolare. Se usato nella profilassi della malattia bipolare è in grado di ridurre sia le fasi depressive che quelle maniacali. Gli effetti tossici sono soprattutto vomito, diarrea, tremore (sintomo di iperdosaggio), poliuria, ingrossamento della tiroide ed aumento del peso corporeo. 577