I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 568
fatta con la misurazione del FEV1. Le xantine hanno effetto anche sul SNC:
incrementano lo stato di allerta, possono causare tremore e disturbare il sonno.
A livello cardiovascolare fungono da inotropi e cronotropi positivi e sono dei
vasodilatatori generali, tranne che sul distretto cerebrale dove fungono da costrittori.
Infine, a carico del rene, hanno un lieve effetto diuretico. Gli effetti indesiderati sono
costituiti da quegli effetti sul sistema cardiovascolare e renale. L‘indice terapeutico
della teofillina è basso. Il suo intervallo di concentrazione plasmatica utile è di 30100 micromoli x L-1. Gli effetti sfavorevoli si hanno per concentrazioni maggiori di
110 micromoli: con queste concentrazioni si possono verificare sintomi gastrointestinali ( vomito, nausea, dolore epigastrico, diarrea). A concentrazioni superiori
alle 200 micromoli si hanno effetti severi su SNC (- possono essere la conseguenza
della riduzione del flusso ematico cerebrale e dell‘antagonismo all‘adenosina - con
mal di testa, irritabilità, irrequiatezza, insonnia, crampi muscolari) e sistema
cardiovascolare (con aritmie, palpitazione, tachicardia, extrasistoli, ipotensione x
aumento della diuresi, vampate di calore). Nei bambini si possono manifestare
convulsioni con concentrazioni di poco superiori a quelle terapeutiche. La
somministrazione di questi farmaci viene fatta per os, in quanto non è possibile la
somministrazione per via inalatoria. Le xantine vengono somministrate in forma a
rilascio lento, in quanto si osserva una minore incidenza di effetti indesiderati. Questi
preparati hanno una durata d‘azione di circa 12 h.
Per il trattamento dello stato di male asmatico si può utilizzare una dose di carico di
aminofillina per ev, seguita da una somministrazione per infusione ev. teofillina ed
enprofillina vengono assorbite a livello intestinale ed escrete la prima a livello
epatico e la seconda a livello renale. L‘emivita della teofillina aumenta negli
epatopatici, nello scompenso cardiaco, nelle infezioni virali e diminuisce nei forti
fumatori e negli etilisti. La teofillina ha interazioni con molti farmaci:
La sua concentrazione aumenta con: contraccettivi orali, eritromicina,
ciprofloxacina, calcio-antagonisti e cimetidina;
La sua concentrazione nel siero diminuisce con: rifampicina, fenobarbital,
fenitoina e carbamazepina.
Meccanismo d‘ azione:
Per le metilxantine si propongono vari meccanismi d‘ azione:
1) Inibizione degli enzimi Fosfodiesterasi PDE III e PDE IV con conseguente
accumulo intracellulare di AMPc e, sia rilassamento della muscolatura liscia, sia
blocco dell‘ attivazione di cellule infiammatorie e del rilascio di mediatori
2) Antagonismo dei rec x l‘ adenosina A1 e A2, con conseguente broncodilatazione
3) Azione stabilizzatrice di membrana dei mastociti, con inibizione del rilascio di
istamina.
4) Interferenza con l‘ ingresso di Ca+2 (blocco dei rec x la Rianodina) all‘ interno
della cellula dai depositi sarcoplasmatici, modificando il turnove