I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 552
L‘uso sistemico delle amine in caso di ipotensione è ancora controverso: può essere
utile nei casi di vasodilatazione inappropriata (sepsi grave), ma non in caso di
ipotensione da ipovolemia.
DOPAMINA: L‘azione della dopamina si verifica su recettori alfa, beta e
dopaminergici. A basse dosi (1.5 gamma/Kg/min) agisce principalmente sui recettori
dopaminergici presenti nei vasi renali. A dosi più elevate si nota l‘azione anche sugli
altri recettori.
Effetti principali:
Vasodilatazione soprattutto a livello renale, ma anche a livello mesenterico
(attivazione recettori dopaminergici dell‘intestino);
Vasocostrizione nei letti vascolari dove sono presenti i recettori alfaadrenergici;
Aumento della forza di contrazione cardiaca dovuta (?) all‘attivazione dei
recettori beta-adrenergici.
L‘uso clinico della dopamina serve prevalentemente in quei casi in cui si tema
un‘insufficienza renale associata ad una diminuita perfusione del rene.
ANGIOTENSINA
È un peptide endogeno. La sua forma attiva è rappresentata dall‘ANGIOTENSINA
II, che è un potente vasocostrittore con una capacità di aumentare la pressione
arteriosa superiore di 40 volte rispetto alla noradrenalina. Agisce primariamente sui
distretti cutaneo, splancnico e renale, con pochi effetti sui distretti cerebrali e
muscolari. Tuttavia diminuisce il flusso coronarico. Il suo rilascio provoca un
aumento della forza di contrazione e della frequenza cardiaca, dovute ad una
stimolazione del rilascio di noradrenalina da parte delle terminazioni nervose
simpatiche e rilascio di aldosterone da parte della corteccia surrenalica. A livello
centrale si ritiene che sia coinvolta nei meccanismi di controllo della sete e
dell‘assunzione di NaCl. Non ha uso clinico, ma la sua importanza risiede nel fatto
che molti farmaci importanti agiscono alterando la produzione o l‘azione
dell‘angiotensina.
ORMONE ANTIDIURETICO
È un ormone liberato dall‘ipofisi posteriore. La sua azione si esplica principalmente
sul rene, ed ha potenti effetti vasocostrittori. La sua azione è mediata da 2 tipi di
recettori chiamati V1 e V2. A concentrazioni molto basse dell‘ormone si ha un effetto
a livello renale, mediato dai recettori V2, che attivano l‘adenilato ciclasi provocando
un aumento intracellulare di cAMP. A concentrazioni più elevate si hanno gli effetti
mediati dai recettori V1 che provocano la mobilizzazione del Ca++ intracellulare
attivando la via dei fosfatidil-inositoli. In questo caso si ha vasocostrizione
generalizzata. Questo ormone viene a volte utilizzato in pazienti con varici esofagee
sanguinanti e ipertensione portale. Il suo uso può provocare pallore e far precipitare
una ischemia cardiaca; può provocare anche crampi addominali. Nel trattamento del
diabete insipido si preferisce usare la desmopressina, analogo della vasopressina, ma
con affinità selettiva per i recettori V2. Questo farmaco è in grado di a V