I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 524
BRONCHITE CRONICA
Per bronchite cronica si deve intendere un quadro clinico caratterizzato da tosse
produttiva persistente per almeno tre mesi l‘anno e per almeno due anni consecutivi
in assenza di cause evidenti (TBC, neoplasie, scompenso cardiaco).La bronchite
cronica è una infiammazione cronica che inizialmente colpisce i bronchi di calibro
maggiore (quelli cartilaginei per intenderci, che hanno un diametro superiore ai 2
mm) e solo successivamente interessa i brochioli respiratori causando una
bronchiolite che è il primo passo verso l‘enfisema centrolobulare.
Eziologia
Numerosi sono gli agenti patogeni che possono indurre la bronchite cronica, alcuni
dei quali possono sfuggire anche ad un indagine anamnestica accurata:
Fumo di sigaretta: è uno dei fattori più importanti se non altro per la diffusione
che presenta nella popolazione. Va detto comunque che deve esistere una
predisposizione individuale. Infatti si osserva che mentre nei soggetti con BPCO
esiste una proporzionalità tra gravità della malattia e numero di sigarette fumate,
solo il 20% dei fumatori contrae la BPCO e anche tra i più forti fumatori vi sono
soggetti che non sviluppano affatto la bronchite cronica.
Pollutanti atmosferici:
- Biossido di zolfo
- Monossido di carbonio
- Ozono
- Biossido di azoto
- Piombo
Esposizione lavorativa a tossici:
- Polveri di Silice
- Absesto
- Cotone
- Lino
- Vapori di Cadmio
- Istiocianati
Ripetute infezioni batteriche e/o virali, soprattutto nell‘infanzia.
Va ricordato che tali fattori si possono sovraporre aumentando la possibilità di
sviluppare nel tempo una BPCO.
Patogenesi
Considerando il fumo di sigaretta come elemento patogeno principale della BPCO, la
patogenesi del danno è dovuta a Stimolazione dell‘ipersecrezione mucosa.
L‘irritazione cronica indotta dal fumo determina:
- Iperplasia delle ghiandole mucosecernenti: all‘esame istologico si nota un
aumento delle globet cells che determinano un aumento dell‘indice di Reid.
Questo si calcola come il rapporto esistente tra lo spessore dell‘epitelio
ghiandolare e lo spessore della parete bronchiale compreso tra la membrana basale
ed il pericondrio della cartilagine bronchiale. Il valore normale si aggira attorno
allo 0,3. E‘ inoltre importante ricordare che si ha anche un alterazione della
composizione del muco che risulta essere ricco di proteine e glicoproteine che
524