I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 518
rappresentate da atropina, ioscina (naturali) e altre molecole di sintesi. Queste
sostanze sono fortemente ionizzate a pH fisiologico, ma sono sufficientemente
solubili nei lipidi da essere assorbite facilmente dall‘intestino e da passare il sacco
congiuntivale e la barriera ematoencefalica. L‘ipratropio viene utilizzato per via
inalatoria in modo da ottenere una broncodilatazione nel trattamento dell‘asma.
Effetti principali dell‘Atropina.
1. Inibizione delle secrezioni: a dosi molto basse si ha inibizione delle ghiandole
salivari, sudoripare e lacrimali. La secrezione gastrica è poco colpita.
2. Effetti sulla frequenza cardiaca: bradicardia da iniziale aumento dell‘attività
vagale. Dosi più elevate provocano tachicardia da blocco dei recettori
muscarinici; nell‘uomo si raggiungono al massimo 80-90 battiti al minuto.
Questo modesto aumento è dovuto al fatto che non ci sono effetti sul
simpatico, ma solo inibizione del parasimpatico. La risposta del cuore
all‘attività fisica rimane inalterata ed anche la PA: questo perché la maggior
parte dei vasi di resistenza (arterie) non hanno innervazione colinergica.
3. Effetti sull‘occhio. La somministrazione di atropina provoca midriasi ed
areflessia alla luce. Il rilassamento del muscolo ciliare causa la paralisi
dell‘accomodazione e quindi impedisce la visione da vicino. Si può avere
aumento della pressione intraoculare, pericolosa nei pazienti affetti da
glaucoma ad angolo chiuso.
4. Effetti sul tratto gastrointestinale. A dosi superiori a quelle necessarie per
osservare gli effetti sopra descritti si ha inibizione della motilità intestinale,
senza però arrivare al blocco completo. Questo è dovuto al fatto che sono
presenti altri trasmettitori più potenti dell‘Ach nel controllo della motilità
intestinale. In caso di aumentata motilità intestinale l‘atropina è un buon mezzo
per diminuirla. La pirenzepina è in grado di diminuire la secrezione gastrica a
dosi che non provocano effetti sugli altri sistemi.
5. Effetti su altra muscolatura liscia. L‘atropina rilascia la muscolatura
bronchiale, biliare e del tratto urinario. La broncocostrizione riflessa che si ha
durante l‘anestesia viene prevenuta dalla somministrazione di atropina, che non
è però in grado di combattere la broncocostrizione causata da altri mediatori
come l‘istamina. Nel soggetto anziano con ipertrofia prostatica l‘atropina può
causare ritenzione urinaria, probabilmente a causa del coinvolgimento di altri
trasmettitori nel controllo della vescica.
6. Effetti sul SNC. L‘atropina ha effetti di natura eccitatoria sul SNC. A basse
dosi causa irrequietezza, mentre ad alte dosi si hanno confusione e
disorientamento. L‘intossicazione da atropina, più frequente nei bambini che
possono ingerire bacche di belladonna provoca marcata irrequietezza,
irritabilità, iperattività ed aumento marcato della temperatura a causa anche
della diminuzione della sudorazione. Questi effetti centrali sono dovuti al
blocco dei recettori muscarinici centrali, in quanto questi effetti vengono
antagonizzati da farmaci anticolinesterasici come la fisostigmina che viene
usato come antidoto negli avvelenamenti da atropina. La ioscina ha invece un
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