I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 445
dal Nucleus Accùmbens fino alla Corteccia Pre-frontale la via è invece
Noradrenergica (con prevalenza di recettori alfa1). Tale Circuito è stimolato o
rafforzato da molte sostanze stimolanti il SNC (come la Nicotina, le Amfetamine, la
Cocaina, Ecstasy, LSD, THC di Cannabis S. , ecc.), perché su tale circuito sfioccano
molti tipi di neuroni e di fibre (colinergiche, serotoninergiche, noradrenergi-che,
dopaminergiche, cannabinoidergiche). Per quanto riguarda gli Oppioidi, essi non
stimolano direttamente tale circuito, ma lo fanno tramite delle altre fibre presenti su
di esso. Infatti sulla via Dopaminergica (D3) del circuito della gratificazione, dal
Pavimento del IV° Ventricolo fino al Nucleus Accùmbens, sfioccano delle fibre
GABAergiche (con apertura di canali del Cl- e ingresso di Cl- all‘interno del
neurone), che iperpolarizzano e riducono il tono dopaminergico nel circuito. Su
queste ultime fibre GABAergiche, ci sono pure dei recettori x le Endorfine (mu,
kappa, delta e sigma accoppiati a 1 Gi\Go) e quindi x gli Oppioidi. Se assunti quando
non c‘è dolore, gli Oppioidi, stimolando tali recettori, diminuiscono la liberazione di
GABA, che non aprira‘ i canali del Cl- e non iperpolarizzera‘ la via Dopaminergica,
con 1 maggiore rilascio di Dopamina. Si avra‘ cosi‘ un rafforzamento del circuito
della gratificazione, che ci spiega la dipendenza fisica da Oppioidi.
La dipendenza da oppiacei è un problema sociale, anche se oggi sta diminuendo a
vantaggio di altre sostanze, per es. l‘ecstasy. Molti incidenti, alla guida o nell‘edilizia,
hanno come concausa questo tipo di droghe, alcune delle quali non sono nemmeno
illegali perché non ancora registrate come sostanze stupefacenti (i cannabinoidi
invece possono slatentizzare un disturbo dissociativo (provocando allucinazioni) o
una personalità schizotipica e la loro azione psicotropa può rivelare un preesistente
squilibrio). La crisi d‘astinenza da oppioidi consiste nello scatenamento di fenomeni
di tipo simpatico, in un secondo tempo anche parasimpatico. Si ha cute fredda, pelle
d‘oca, miosi, agitazione e atteggiamento compulsivo, tentativi di procurarsi la droga
con qualsiasi mezzo, aumento della frequenza cardiaca, ipotensione, algie addominali
(per improvvisa mancanza di inibizione del sist. vegetativo da parte degli oppioidi).
Le azioni dei diversi oppioidi dipendono dall‘affinità per i diversi tipi di recettori e
dalla durata d‘azione. Es. fentanil e sufentanil agiscono sui ed hanno breve durata
d‘azione, per cui sono usati in chirurgia. Il metadone (derivato sintetico della
morfina) è usato nella terapia di disassuefazione. Ha emivita più lunga della morfina
e minor rapidità nell‘indurre tolleranza e dipendenza, per cui è dispensato dai SERT e
si usa in una terapia a scalare. E‘ comunque difficile eliminare la tossicomania, anche
perché spesso questi soggetti non assumono solo eroina, ma anche altre sostanze,
quali stimolanti, cocaina.C‘è poi il problema dell‘overdose, che può essere mortale
per depressione della funzione respiratoria (azione sui centri respiratori bulbari). In
genere avviene se un consumatore saltuario sbaglia dosaggio, o se c‘è un partita di
eroina più pura del solito (normalmente è "tagliata" con sostanze varie es. polvere di
silice per aumentarne il peso), o quando, dopo un periodo di disintossicazione, si
ricomincia ad assumere la dose cui si era abituati, diventata eccessiva per perdita
della tolleranza. Contro l‘overdose si usano gli antagonisti (naloxone, naltrexone),
utilizzati anche nella terapia di disassuefazione rapida. Può accadere che un
tossicodipendente si sottragga alle cure: ciò è pericoloso perché il naloxone ha un
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