I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 424
BENZOCAINA, hanno un‘azione, per esempio, di contatto o di superficie e vengono
applicati sulla cute o sulle mucose e in quella zona determinano abolizione della
sensibilità.L‘efficacia era già nota per questa via di somministrazione, ma per piccoli
interventi chirurgici. La forma più comune di somministrazione è
l‘INFILTRAZIONE SOTTOCUTANEA o a livello delle mucose, in genere in
prossimità di un decorso nervoso, e per questo motivo l‘anestesia è detta
TRONCULARE. Talvolta si vuole anestetizzare un‘area più ampia rispetto a quella
innervata dal solo tronco nervoso, in genere a conduzione mista, cioè sia della
sensibilità che motoria: allora si porta l‘anestetico in vicinanza dell‘emergenza dei
prolungamenti nervosi a livello del midollo spinale. In questo caso si può iniettare
l‘anestetico in vicinanza della radice spinale, in questo caso l‘anestesia locale si
chiama ANESTESIA RADICOLARE .Altre volte si vuole un campo più ampio, un
intero distretto innervato da un plesso; può essere anestetizzato e in questo caso
l‘anestesia verrà iniettata in vicinanza della confluenza delle radici che costituis cono
il plesso (brachiale, lombare, sacrale). In questo caso l‘anestesia locale sarà detta
ANESTESIA PLESSURALE. Si potrà raggiungere una maggiore estensione
dell‘anestesia, per esempio al peritoneo e agli arti inferiori: in questo caso l‘anestetico
deve essere iniettato in vicinanza di tutte le emergenze del midollo spinale a livello
sacrale e in questo caso è iniettato nella superficie esterna, o meglio ancora tra la dura
madre e l‘aracnoide del midollo spinale.In realtà questa anestesia che dovrebbe essere
all‘esterno della dura madre, si chiama EPIDURALE.
L‘ultima anestesia che determina l‘anestesia di un distretto molto esteso, dal bacino
agli arti inferiori, è la SPINALE. L‘anestetico viene iniettato direttamente nel liquido
cefalo-rachidiano. Esiste un livello ben preciso sopra il quale non si può iniettare
l‘anestetico locale: questo punto è individuato sopra la 12° vertebra toracica; il
passaggio tra le vertebre toraciche e le lombari lo si rintraccia col paziente in
posizione assisa, perché se il paziente viene posto in posizione supina, per la legge
dei vasi comunicanti l‘anestesia si ridistribuisce nel liquido cefalo-rachidiano, e può
risalire fino alle giunture del tronco encefalico, quindi in quelle bulbo-spinali e
bulbari che controllano il centro cardiovascolare e il centro respiratorio,
determinando