I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 407
-
-
-
costituito dagli Esteri dell‘ Acido Angelico e Tiglico. Tali sostanze hanno azione
sedativa sul SNC essendo composti Benzodiazepino-simili
PASSIFLORA: ha azione sedativa. La droga ci è data dalle parti aeree della
Passiflora incarnata, contenenti Flavonoidi quali Viteina, Iso-Viteina, Orientina
con effetti sedativi. Di solito si associa alla Camomilla e alla valeriana. Interagisce
con gli inibitori delle MAO, potenziandone gli effetti.
BIANCOSPINO: la droga è data dalle foglie e dalle sommità fiorite di Crateagus
Laevigata. Contiene Triterpeni come l‘ Acido Ursolico. Oltre ad avere 1 azione
sedativa sul SNC è utile pure nell‘ insufficienza coronarica e nelle coronaropatie
(l‘ acido ursolico è 1 coronarodilatatore con azione inotropa +)
ASPERULA: ha azione sedativa
SALICE BIANCO: ha azione sedativa
10. ALTRI
Hanno avuto una storia significativa per quello che riguarda l‘intossicazione. Alcuni
sono ritornati in auge non come sedativi ipnotici, ma come sostanze che unite ad altre
possono consentire viaggi un po‘ particolari e possono essere utilizzati in alternativa
o in mancanza dell‘eroina. Sono misture costituite da paraldeide + benzodiazepine
con azione ipnotica + acido acetilsalicilico + caffeina contenuta nella coca cola.
Questo era uno sballo più frequente negli anni ‘80. Più recentemente si usa
cloralidrato + eccitanti del SNC (Ecstasy) + acido acetilsalicilico + caffeina
- ALCOOL ETILICO o ETANOLO si lega a 1 sito allosterico del canale del
cloruro aperto dal GABA. I suoi principali effetti si sviluppano a carico del SNC,
dove provoca eventi simili a quelli causati dagli anestetici locali. Gli effetti a
carico del SNC sono dovuti quindi ad un aumento della inibizione mediata dal
GABA, simile a quella delle benzodiazepine anche se minore , ma si prospetta
anche una inibizione dell‘ingresso del calcio attraverso i canali voltaggio
dipendenti (quindi una inibizione del rilascio di trasmettitori in risposta alla
depolarizzazione della terminazione nervosa) ed una inibizione della funzione dei
canali del glutammato (inibisce i recettori NMDA: questo può spiegare l‘azione
depressiva dell‘etanolo e il suo danno provocato alla memoria). Gli effetti
dell‘intossicazione acuta comprendono eloquio incomprensibile, incoordinazione
motoria, aumentata fiducia in se stessi ed euforia. L‘effetto sul comportamento
varia comunque da soggetto a soggetto: nella maggior parte dei casi si a euforia,
ma si possono anche verificare casi di depressione e di aggressività. Le prestazioni
intellettuali e motorie sono ridotte. Si sviluppa grande tolleranza tissutale nei
bevitori cronici: per produrre un certo effetto sono necessarie dosi maggiori. Il
coma si sviluppa con concentrazioni di etanolo > 300 mg/ml, e la morte per
depressione respiratoria è probabile a 400-500 mg/ml. La somministrazione
cronica causa sindromi neurologiche irreversibili. La maggior parte degli alcolisti
cronici presenta una riduzione della massa cerebrale, evidenziabile con
l‘ingrossamento dei ventricoli laterali. Si può osservare anche degenerazione di
altre aree cerebrali, ed alcune di queste possono essere dovute, oltre che all‘azione
407