I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 403

farmaci per una o due settimane. Tutti i farmaci ipnotici diminuiscono la fase REM, ma le benzodiazepine la influenza meno degli altri farmaci: questo è un vantaggio, rispetto agli altri sedativi. Le benzodiazepine riducono significativamente lo stadio SW, senza causare alterazioni della secrezione dell‘ormone della crescita. I loro effetti sedativi sono strettamente correlati agli effetti ansiolitici, non si riesce quindi a sviluppare un agente ansiolitico privo di effetti sedativi. c. Riduzione del tono e del coordinamento muscolare. Questi farmaci riducono il tono muscolare tramite un effetto centrale indipendente dal loro effetto sedativo. L‘effetto miorilassante è clinicamente utile in quanto il paziente ansioso presenta solitamente un aumento del tono muscolare che può causare diversi disturbi, come la cefalea. d. Effetto anticonvulsivante. Le benzodiazepine sono in grado di prevenire le convulsioni provocate da agenti che agiscono sui recettori gabaergici. Il clonazepam sembra l‘agente con maggiore attività anticonvulsivante: questo farmaco è spesso usato per il trattamento delle convulsioni associate alle assenze e nelle convulsioni miocloniche nei bambini. Il diazepam somministrato ev è il farmaco di scelta per bloccare le convulsioni nello stato epilettico. Farmacocinetica Dopo somministrazione orale si osserva un buon assorbimento, ed il picco plasmatico si ha dopo un‘ora. Questi farmaci si legano saldamente alle proteine plasmatiche, ma hanno una elevata liposolubilità che ne causa l‘accumulo a livello del grasso corporeo. Il diazepam nel trattamento dello stato epilettico va somministrato ev. Le benzodiazepine vengono tutte eliminate metabolicamente ed escrete con le urine sotto forma di coniugati glucuronati. Il metabolismo del diazepam determina la formazione di un metabolita attivo, il nordiazepam, che ha una emivita di 60 ore: questo spiega la tendenza di molti di questi farmaci a causare postumi prolungati quando vengono somministrati regolarmente. Uso clinico delle Benzodiazepine:  Come ipnotici nel trattamento dell‘insonnia;  Come ansiolitici;  Sedazione pre-operatoria;  Astinenza acuta da alcol;  Come antic onvulsivanti;  Come rilascianti muscolari nello spasmo cronico e nella spasticità. Effetti collaterali. 1. Tossicità acuta. La somministrazione acuta di elevate dosi di benzodiazepine è meno pericolosa di quella di altri sedativi. L‘effetto è quello di un sonno prolungato dal quale il paziente può essere risvegliato. Possono causare grave depressione respiratoria se ingeriti con altre sostanze come l‘etanolo. Il flumazenil, antagonista delle benzodiazepine, viene utilizzato per bloccare gli effetti del sovradosaggio. 403