I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 168
estremità da particolari se-quenze di inserzione che permettono l‘inserimento del
segmento di DNA in corrispondenza di omologhe sequenze localizzate in
repliconi indipendenti, possono migrare o saltare da un plasmide all‘altro o da un
plasmide ad un cromosoma. Di recente sono stati anche identificati trasposoni
coniugativi, specie in batteri Gram-positivi, che si trasmettono per coniugazione
ma senza il plasmide come vettore. Le multiresistenze contagiose sono la causa di
vere e proprie epidemie di antibio tico-resistenza trasmessa da un microrganismo
all‘altro, e da una specie batterica ad altra specie vicina, mediante il trasporto di
materiale genetico extracromosomico, i cosiddetti fattori R o fattori di resistenza;
è questo il pericolo più importante nel campo dell‘antibiotico-resistenza. I fattori F
sono costituiti da una molecola circolare di DNA e nel batterio possono essere sia
a localizzazione extracromosomica, e quindi liberi nel citoplasma, sia incorporati
nel cromosoma: per tale ragione sono chiamati rispettivamente, plasmidi o
episomi. Il fattore R, analogo al fattore F, ha in comune con questo la capacità di
replicarsi rapidamente e di trasmettere quindi il proprio materiale ad altre cellule
batteriche; ha inoltre la proprietà di conferire alla cellula batterica una resistenza a
numerosi chemioterapici (tetracicline, cloramfenicolo, aminoglicosidi, ecc.) e di
trasmetterla quindi alle cellule "contagiate". Esso è trasferito spesso dalla cellula
ricevente mediante un pilo simile al pilo F; tuttavia i fattori F sono trasferiti
normalmente con una velocità molto superiore a quella con qui vengono trasferiti i
fattori R. Nell‘ambito del fattore R, possiamo distinguere una parte nota come
RTF (Resistance Transfer Factor), fattore trasmis-sibile o sessuale di resistenza, in
grado di trasferirsi anche da solo da una cellula all‘altra ed una parte definita Rdeterminant, o fattore determinante la multiresistenza specifica, che non è in grado
di autotrasmettersi finché non si unisce ad un RTF. Pertanto, mentre RTF può
trasferirsi da una cellula batterica all‘altra senza però dare resistenza, l'Rdeterminant isolato non è in grado di trasmettere ad altre cellule la multiresistenza
specifica che può determinare. Normalmente, in natura, il fattore sessuale RFT è
represso. È il caso però di ricordare che la concomitante presenza di un fattore F
permette il passaggio del'R-determinant anche in assenza di RFT. L'R-determinant
è costituito da una serie di geni ciascuno dei quali è in grado di conferire
resistenza ad un chemioterapico: sono stati individuati geni che codificano la
resistenza a penicilline e cefalosporine, aminoglicosidi, cloramfenicolo,
tetracicline, sulfamidici, trimetoprim e acido fusidico. Quando il fattore R è
completo e possiede sia RTF che R-determinant, viene chiamato plasmide
coniugativo. Lo studio della biologia dei fattori R ha permesso di chiarire che tali
fattori possono scomparire. La perdita dei fattori R può essere spontanea
(soppressione spontanea): tale processo si realizza con diversa frequenza nei vari
microrganismi; esiste poi la possibilità di provocare artificialmente la perdita dei
fattori R, e ciò si ottiene con l‘acridina ed i suoi derivati: tale effetto degli
acridinici può essere esaltato mediante il pretrattamento con raggi ultravioletti. Vi
sono anche altre sostanze in grado di eliminare il fattore R o i plasmidi
stafilococcici (chinoloni, flavomicina, rifampicina, ecc.) oppure di inibire il
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