I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 16
Assorbimento dei farmaci in soluzione: un farmaco somministrato per via orale in
soluzione viene a contatto con numerose secrezioni GI e, per essere assorbito, deve
superare indenne l‘esposizione a bassi valori di pH e a enzimi potenzialmente
degradanti. Di solito, anche se un farmaco è stabile nell‘ambiente intestinale, ben
poco di esso rimane nel lume fino a giungere nell‘intestino crasso. I farmaci poco
lipofilici (cioè con scarsa capacità di attraversare le membrane), come gli
aminoglicosidi, quando si trovano in soluzione vengono assorbiti lentamente nello
stomaco e nell‘intestino tenue; per tali farmaci, l‘assorbimento a livello dell‘intestino
crasso è prevedibilmente ancora più lento, perché l‘area della superficie di
assorbimento è minore. Di conseguenza, questi farmaci non sono buoni candidati per
le preparazioni a rilascio controllato.
Assorbimento dei farmaci in forma solida: la maggior parte dei farmaci viene
somministrata per via orale sotto forma di compresse o capsule, principalmente per
ragioni di praticità, di economia, di stabilità e di accettazione da parte del paziente.
Questi prodotti devono disgregarsi e disciogliersi prima che possa avvenirne
l‘assorbimento. La disgregazione aumenta notevolmente la quantità di molecole di
farmaco che vengono a contatto con i succhi GI, favorendo in questo modo la
dissoluzione e l‘assorbimento del farmaco stesso. Agenti disgreganti e altri eccipienti
(p. es., diluenti, lubrificanti, surfattanti, leganti, disperdenti) vengono spesso aggiunti
al farmaco durante la fabbricazione per facilitare questi processi. I surfattanti
aumentano la velocità di dissoluzione incrementando la permeabilità all‘acqua, la
solubilità e la capacità di dispersione del farmaco. La disgregazione delle
preparazioni solide può essere ritardata dall‘applicazione di una pressione eccessiva
durante il confezionamento delle compresse oppure da speciali rivestimenti applicati
per proteggere le compresse dai processi digestivi intestinali. I lubrificanti idrofobi
(p. es., lo stearato di magnesio) possono legarsi al farmaco attivo e ridurre la sua
biodisponibilità.
La velocità di dissoluzione determina la maggiore o minore disponibilità del farmaco
per l‘assorbimento. Nel caso in cui la dissoluzione sia più lenta dell‘assorbimento,
essa diventa la tappa limitante la velocità del processo. L‘assorbimento complessivo
può esser e regolato tramite modificazioni della formulazione del farmaco. Per
esempio, la riduzione delle dimensioni delle particelle aumenta la superficie di
contatto della sostanza, aumentando in questo modo la velocità e il grado
dell‘assorbimento GI di un farmaco il cui assorbimento è normalmente limitato da
una lenta dissoluzione. La velocità di dissoluzione è diversa a seconda che il farmaco
sia in forma salina, cristallina o idrata. I sali di Na degli acidi deboli (p. es.,
barbiturici, salicilati) si dissolvono più rapidamente dei loro corrispondenti acidi
liberi, indipendentemente dal pH del mezzo. Alcuni farmaci sono polimorfici,
esistendo in forme amorfe o in forme cristalline di vario tipo. Il cloramfenicolo
palmitato esiste in due forme, ma soltanto una di esse si dissolve e viene assorbita in
grado sufficiente per essere clinicamente utile. Un idrato si forma quando una o più
molecole di acqua si combinano con una molecola di un farmaco in forma cristallina.
La solubilità di tale solvato può essere molto differente da quella della forma non
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