I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 153

polarità della membrana permette al cristalvioletto di entrare e colorare il batterio di blu che risulta così positivo alla colorazione di Gram. Nei batteri GRAM NEGATIVI la parete è 10-25 volte più sottile e priva di Acidi Tecoici. E‘ a sua volta rivestita da una membrana esterna costituita dal LIPOPOLISACCARIDE (LPS). L‘LPS è costituito da tre componenti (dall‘interno all‘esterno) : 1. LIPIDE A (endotossina) 2. CORE 3. ANTIGENE O (spiccata attività antigenica) L‘antigene O è un polisaccaride altamente polare, ciò impedisce il passaggio di molecole idrofobe dannose. L‘LPS invece impedisce il passaggio di molecole idrosolubili che raggiungono il batterio attraverso le porine per diffusione passiva oppure per trasporto attivo. Tra le due membrane è presente uno spazio periplasmatico in cui è presente un gel ad azione difensiva. Molti batteri si rivestono di uno strato cristallino o STRATO S che costituisce un ulteriore meccanismo di difesa ; è inoltre implicato nei processi di adesività. Infine come involucro più esterno alcuni batteri presentano una CAPSULA con attività antifagocitaria. La presenza è influenzata dall‘ambiente esterno. È costituita da polisaccaridi. Alcune cellule batteriche hanno la capacità di muoversi nell‘ambiente grazie alla presenza di organi di propulsione detti flagelli. Questi sono costituiti da un filamento ancorato alla membrana dal gancio tubulare e dal corpo basale. Quest‘ultimo è costituito da diversi anelli che ancorano il filamento e fungono da motore. Il flagello costituisce l’antigene H. Le fimbrie (o pili) non sono invece organi di propulsione bensì organi di ancoraggio. I batteri del ceppo dei bacilli sono in grado di produrre delle spore. Queste appaiono al mo come vescicole incolori comprese nel perimetro dello sporangio nei Bacillus ed eccedente nei Clostridium. La spora è costituita internamente da citoplasma che risulta rivestito dall‘interno verso l‘esterno da :  membrana citoplasmatica  parete cellulare  rivestimento interno  rivestimento esterno  esosporio Un componente peculiare della spora è l’Acido Dipicolinico che non trova riscontro nella vita vegetativa. La spora è una forma vivente che necessita pochissimi nutrienti per la sopravvivenza e non accetta sostanze dall‘esterno dato lo spesso rivestimento. L‘attività enzimatica è ridotta e sono del tutto assenti le sintesi macromolecolari. La spora può resistere all‘essiccamento, alle radiazioni ed al calore (~100 C) ed è in grado di rimanere in letargo metabolico per un periodo di circa 10 anni. La sporogenesi può essere considerata come espressione della capacità di adattamento cellulare alla disponibilità saltuaria di alimenti nell‘ambiente, infatti se ci sono alimenti nell‘ambiente non c‘è sporulazione. AZIONE PATOGENA DEI BATTERI 153