I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 126

della cellula e quindi secreti in forma coniugata nel lume del canalicolo biliare. In tale modo il fegato svolge un ruolo importante quale via di perdita dei farmaci. Il passaggio attraverso la membrana citoplasmatica luminale è favorito dalla presenza di trasportatori della famiglia ABC (ATP Binding Cassette) tra i quali è importante la glicoproteina P: tutti utilizzano ATP come fonte di energia. Metabolismo epatico dei farmaci: Il metabolismo si attua in due fasi distinte:  Reazioni di fase 1 (reazioni di funzionalizzazione): viene inserito un gruppo funzionale sulla molecola del farmaco.  Reazioni di fase 2 (reazioni di conigazione): viene coniugata una molecola sul gruppo funzionale inserito nella fase 1. A seguito del metabolismo epatico solitamente i farmaci sono resi più idrosolubili e quindi più facilmente pronti ad essere escreti dall‘organismo; il metabolismo in questi casi, quindi, è atto a scoraggiare l‘azione farmacologica in quanto contribuisce a diminuire l‘emivita del farmaco stesso. L‘azione di un farmaco si esplica legandosi ad uno specifico recettore presente sulla superficie cellulare degli elementi che compongono il tessuto bersaglio. Il metabolismo epatico può creare metaboliti senza attività farmacologica, e quindi incapaci di legarsi ai recettori specific i per il farmaco. Un‘ultima evenienza è che il metabolismo epatico sia ridotto: in tal caso l‘azione farmacologica risulterà aumentata poiché in circolo sarà presente una concentrazione maggiore di farmaco attivo. Quest‘ultima evenienza (metabolismo epatico ridotto) può essere presente principalmente in corso di due classi di patologie:  Ipertensione portale  Malformazioni congenite a livello dei vasi epatici Entrambi queste situazioni determinano una compromissione della circolazione portale epatica: il cosiddetto shunt porta-cava. Tossicità epatica dei farmaci: Un farmaco dopo essere stato metabolizzato a livello epatico (soprattutto dal sistema del Citocromo P450) può anche dare metaboliti reattivi e quindi tossici. Questi metaboliti sono in grado di formare legami stabili con molecole bersaglio sull‘epatocita determinando così una lesione molecolare primaria . Si può quindi dire che il fegato catabolizza la propria lesione (processo autolesivo). Alcuni farmaci possono quindi innescare patologie epatiche. Categorie di danni epatici da farmaci:  Lesioni prevedibili: possono comparire in tutti gli individui se il farmaco è somministrato ad alte dosi.  Lesioni idiosincratiche: con alla base una predisposizione di tipo genetico.  Lesioni colestatiche: interferiscono con la normale escrezione di bile; il sintomo caratteristico sarà quindi un ittero ostruttivo. 126